Categorie
Editoriali

La Giustizia Divina prende le distanze dal discorso illuminato di Mattarella

Tempo di lettura: 2 minuti.

Sembra strano, ma il discorso di Mattarella ha denotato diverse incongruenze con la realtà attuale degli italiani. La prima innanzitutto riguarda il ruolo della “speranza” in un paese civilizzato come l’italia. Una speranza che aumenta tra la popolazione demotivata visti i dati sulla povertà nazionale che coinvolgono sempre più famiglie. 

La cosa invece che fa letteralmente paura è la citazione del Vescovo di Roma, Francesco, nel discorso di fine anno. Il presidente della Repubblica ha dimostrato la sua affiliazione non ad una linea di pensiero divina, bensì ad una corrente illuminata della Chiesa che ha rinunciato ai vessilli papali per comandare e portare avanti un disegno globalista rimasto in sospeso.

Peccato che sia intervenuta la Giustizia divina proprio alla vigilia del capodanno, dove Papa Francesco è apparso agli occhi del mondo come nessun Vescovo mai. Irruento, nei confronti di una fedele che ha percorso tanti km per fede e per incontrare l’uomo divino per eccellenza, ma ha scoperto invece un uomo con le sue debolezze fisiche e le sue suscettibilità morali.

A differenza degli altri Papi, Francesco, che Papa non è, non ama stringere le mani ai fedeli, ma questa è un’altra storia, anzi, se fosse successo al sottoscritto molto probabilmente l’unica fedele interessata a stringere la mano a sua Santità, e non a riprenderlo con il cellulare come il contesto che li circondava, forse ora sarebbe all’ospedale.

Cosa ancora più divertente del discorso di Mattarella è stato il riferimento ai social network come luogo pregno di odio e di allarmismi e qui allora il riferimento è chiaro ai due leader della destra italiana Salvini e Meloni, ma da quale pulpito viene la predica?

Da chi ha assegnato la scorta alla Segre dopo che si era confezionato un allarme infondato basato sulla fake news che riguardava 200 commenti al giorno di odio verso la senatrice a vita da lui nominata?

Oppure dall’accusa nei confronti di Salvini di aver scatenato orde di Bot russi contro di lui, smentita dal tempo che ha confermato, invece, che la campagna d’odio proveniva da quella forza di Governo che gli consente di evitare elezioni anticipate perchè ago della bilancia nella maggioranza del nostro Paese?

Il video risposta di Salvini è stato satirico e pertinente visto che il Presidente della Repubblica ha caldeggiato un Papa che ha regalato un Rosario al Premier del movimento politico che per primo s’è fatto strada con l’odio sui social mostrando più volte in questi anni il suo lato politico e non di prossimità al signore.

Con quel video, Salvini ha risposto a due figure molto potenti che più volte hanno svestito il ruolo istituzionale per colpirlo con toni politici, ma soprattutto è visibile l’odio della sinistra che ha concordato l’hashtag #buffone contro lo stesso Salvini sui social facendolo entrare in tendenza, generando una campagna d’odio su cui siamo sicuri Mattarella non interverrà.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version