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Editoriali

La guerra cibernetica in Ucraina è vinta dalla Russia: altre conferme alle analisi di Matrice Digitale. Strano che in Italia …

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“La guerra cibernetica è fuffa e non vedremo effetti devastanti diversi da quelli visti fino ad oggi”

“Mentre la Russia effettua attacchi cibernetici distruttivi, l’occidente ruba dati che servono a poco nello operazioni militari e più a quelle di propaganda nel medio lungo periodo”

La Russia si lascia rubare i dati mentre l’occidente si sta mettendo a riparo come non mai dal punto di vista cibernetico. Chi ha paura di chi?

Bastano queste dichiarazioni per rivendicare la nostra indipendenza editoriale in questo primo mese di guerra. L’indipendenza editoriale che Matrice Digitale propone ai lettori da tempo come suo status giornalistico è quello che contraddistingue la nostra testata dalle altre.

Dire quello che si pensa non sempre vuol dire avere ragione ed essere infallibili, ma dire quello che si vede, con esperienza e sforzo di analisi, fa sempre la differenza alla lunga ed è per questo che accendiamo il riflettore sul primo mese di guerra cibernetica e sulla differenza sostanziale dei contenuti letti qui e altrove.

Impreziosisce la nostra testata il fatto che l’indipendenza giornalistica avuta dalla redazione in questi primi 50 giorni di conflitto non abbia trovato lo stesso riscontro sui media più importanti della nazione, dove alla narrazione ostile alla Russia in campo economico, informativo, si è aggiunta quella informatica.

Un problema solo italiano a quanto pare, visto che nel panorama mondiale sono evidentemente più consapevoli delle attività russe messe in piedi a livello informatico prima e durante il conflitto ucraino.

Aspetti che fanno già perdere ulteriore fiducia in una stampa che ha già perso credibilità sotto altri punti di vista, a causa di una attività nemmeno mascherata di propaganda occidentale tesa alla delegittimazione del nemico, alla sua censura ed addirittura colpevolmente incurante di aver denazificato il significato di nazismo, di aver enfatizzato la necessità di finanziare nuovi armamenti e di aver usato icone infantili per rappresentare la resistenza armata Ucraina.

Un articolo della nbcnews del 5 aprile accenna proprio a questo:

Le fughe di notizie sono parte di un più ampio ecosistema di dilettanti che cercano di aiutare gli sforzi di guerra dell’Ucraina con le loro tastiere. Mentre la Russia ha condotto attacchi informatici contro i fornitori di servizi internet ucraini e ha cercato di cancellare i sistemi del governo ucraino, il conflitto non ha prodotto il tipo di attacchi informatici di alto profilo che alcuni analisti avevano previsto.

Matrice Digitale si schiera contro la GUERRA ed ogni FORMA di propaganda, la redazione preferisce sbagliare nel darvi una notizia, rettificandola, piuttosto che raccontarvi una realtà inesistente al fine di non farci nemici o per entrare a far parte di una “elite” di esperti chiamati a portare tesi comode sul grande schermo che alla fine dimostrano di essere i menestrelli dei “dilettanti” da tastiera.

L’informazione è verità, non propaganda.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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