Sono saliti a 100 i GB trafugati dall’Agenzia dell’Entrate rivendicati da LockBit, la nota ransomware gang che ha dato disponibilità a trovare la quadra sul riscatto alzando il termine ultimo della richiesta a 6 giorni.

LockBit ha rubato 78 GB di dati dall’Agenzia dell’Entrate
Come anticipato nell’articolo precedente, la versione è la 3.0, ed è in vigore da giugno ed è forte il sospetto che sia stato avviata la backdoor dall’interno consentendo l’apertura della rete all’esterno essendo questa, al netto delle polemiche, comunque tecnicamente blindata da intrusioni.
I dati trafugati e pubblicati come sample riguardano per lo più fornitori e l’accesso fornito come prova è quello alla sezione antiriciclaggio con la pubblicazione dei dati che i fornitori devono consegnare, compresi documenti di identità, per le procedure amministrative previste.

C’è ancora molto da scoprire sulla vicenda, ma intanto sembrerebbero essere esposti anche i dati di Zucchetti riferiti al settore delle Risorse Umane con dei file PDF e CSV pubblicati nell’apposita cartella.
