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LockBit avvisa l’Agenzia dell’Entrate: sono 100 GB e diamo tempo 6 giorni

Tempo di lettura: 2 minuti. Fornitori, antiriciclaggio e risorse umane: ecco la lista dei dati pubblicati come sample dell’attacco

Tempo di lettura: 2 minuti.

Sono saliti a 100 i GB trafugati dall’Agenzia dell’Entrate rivendicati da LockBit, la nota ransomware gang che ha dato disponibilità a trovare la quadra sul riscatto alzando il termine ultimo della richiesta a 6 giorni.

LockBit ha rubato 78 GB di dati dall’Agenzia dell’Entrate

Come anticipato nell’articolo precedente, la versione è la 3.0, ed è in vigore da giugno ed è forte il sospetto che sia stato avviata la backdoor dall’interno consentendo l’apertura della rete all’esterno essendo questa, al netto delle polemiche, comunque tecnicamente blindata da intrusioni.

I dati trafugati e pubblicati come sample riguardano per lo più fornitori e l’accesso fornito come prova è quello alla sezione antiriciclaggio con la pubblicazione dei dati che i fornitori devono consegnare, compresi documenti di identità, per le procedure amministrative previste.

C’è ancora molto da scoprire sulla vicenda, ma intanto sembrerebbero essere esposti anche i dati di Zucchetti riferiti al settore delle Risorse Umane con dei file PDF e CSV pubblicati nell’apposita cartella.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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