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Bufera sul Giffoni Film festival: aggressione “fascista” contro l’evento e Orsini

Tempo di lettura: 2 minuti. “Il responsabile della morte, degli stupri, delle bombe e delle deportazioni in Ucraina non deve parlare”

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il Giffoni film Festival non può ospitare Alessandro Orsini. E’ quanto si apprende dai commenti ospitati sotto al tweet dell’organizzazione del noto festival del cinema dedicato ai più piccoli.

All’annuncio hanno risposto in tanti e nella maggior parte dei casi si sono ribellati alla scelta dell’organizzazione che non solo ha invitato il professore della Luiss, ma anche il direttore del Corriere Luciano Fontana da sempre protagonista dell’azione interventista della NATO.

La fiera dei luoghi comuni

Quello che solitamente è relegato al tenore dei commenti ad opera di soggetti alternativi al pensiero comune, è diventato parte dei commenti di chi da tempo parla di Orsini su Twitter senza che lui sia presente seppur abbia un profilo ufficiale in disuso.

Se vi dicessi che nei riguardi di Orsini è in essere uno stupro di gruppo?

La prima cosa che balza agli occhi è la definizione di “Orsini Fascista” a causa della sua dichiarazione i “bambini sono più felici in dittatura che sotto le bombe“.

Proprio i bambini sono oggetto di molti commenti che descrivono Alessandro Orsini complice degli stupri, delle bombe russe in danno ai bimbi ucraini. Ci sarebbe da scrivere qualcosa in merito, ma si lascia al lettore ogni valutazione sul tema.

Per molti altri il docente della Luiss è stato ripudiato dalla sua stessa università per la chiusura dell’Osservatorio da lui fondato. Come sappiamo questo assunto è falso. Orsini non è stato licenziato dall’Università Luiss, ma l’ENI ha chiuso l’Osservatorio per mancanza di interesse attuale, ma è cosa nota che si sia servito delle sue ricerche per giustificare l’approvvigionamento energetico russo negli ultimi anni. Orsini è ancora docente della Luiss ed è una fake news, anche diffamante a dire il vero, sostenere il contrario.

ENI taglia i fondi, Orsini è stato eliminato dalla LUISS. C’è lo zampino della Tocci?

Si legge anche che Orsini sia un complottista, un manipolatore, pericoloso per le menti ingenue dei bambini che saranno lì ad ascoltarlo. E’ molto interessante notare come si definisca un complottista chi ha messo in guardia da quanto poi è realmente accaduto. L’Ucraina sventrata da Putin, l’inettitudine di Zelensky, la possibilità di perseguire la pace con la diplomazia sono le posizioni che la Francia, la Germania ed il Vaticano hanno cercato di affermare trovandosi le stesse ingiurie ricevute da Orsini.

Se il Papa fosse stato invitato al Giffoni film festival, ci sarebbe stata la stessa indignazione?

Quello che invece lascia basiti in molti è l’aggressività e la coordinazione con cui molti gruppi che sbandierano un “profondo antifascismo”, si prodighino con veemenza sui social nell’imporre la loro linea editoriale ad una storica organizzazione riconosciuta in tutto il modo per il successo conquistato in diversi decenni.

Addirittura c’è chi promette di scrivere agli sponsor del Festival per tagliare i viveri alla manifestazione se dovesse confermare la presenza di Orsini nel panel.

Guai a dire che lo squadrismo e la negazione del diritto di parola erano cari al periodo storico al quale si riferiscono essere contro, soprattutto se analizziamo l’ideologia politica di molti che hanno commentato e che per anni hanno elogiato la Germania come locomotiva di Europa. La stessa nazione che ancora oggi si chiede se sia meglio trattare con Putin con cui ci ha costruito un gasdotto.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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