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Facebook alimenta la contraffazione dei prodotti all’interno del suo Market Place”. denuncia di Livio Varriale

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“Facebook alimenta la contraffazione dei prodotti all’interno del suo Market Place”. È la denuncia di Livio Varriale, noto digital blogger, autore del recente saggio “La prigione dell’umanità: dal Deep Web al 4.0. Le nuove carceri digitali” (Minerva Edizioni).

Capi di note marche da abbigliamento ed accessori di lusso contraffatti sono acquistabili con un semplice click tramite la piazza virtuale allestita dal social network più grande nel mondo. Lo spiega nel dettaglio sul suo canale You Tube Livio Varriale con un video dal titolo eloquente “Facebook alimenta la contraffazione nel Market Place. Altro che dark web”. Un video che riporta le immagini della vendita in stile bazar di prodotti contraffatti che avviene su Facebook.

Come arginare questo fenomeno? Le autorità lo sanno? “Questo caso così eclatante – spiega Varriale – fa comprendere che i rischi che spesso vengono incardinati nel contesto del dark web, sono più dannosi ed evidenti soprattutto nel clear web e non è assolutamente accettabile che una multinazionale, che gode già di una tassazione agevolata in ambito internazionale, non si preoccupi di tutelare il mercato dei cittadini che pagano le tasse”. Facebook, come sottolinea Varriale, “crea di continuo nuovi applicativi, ma commette sempre lo stesso errore: non si cura dei rischi anche perché non c’è una normativa chiara che regolamenta il tutto”. Si tratta però, secondo Varriale, “di danni e disattenzioni non più tollerabili vista l’importanza del primo come social network del mondo come universo parallelo sempre più tangibile e amalgamato nella vita reale con enormi implicazioni sull’economia mondiale”.

Il video è visibile al seguente link: www.youtube.com/watch?v=K__dnRQHRuM

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