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Il perimetro cibernetico nazionale di ACN è negli USA?

Tempo di lettura: < 1 minuto. Non è chiaro di cosa si tratti, ma è singolare che gli “hacker” italiani si appoggino a big tech extra europee

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La beffa dopo le dimissioni di Baldoni è arrivata e questa volta non è nemmeno colpa dei russi. Signorina37H ha scoperto una serie di servizi dell’Agenzia della Cybersicurezza Italiana appoggiati negli Stati Uniti, facendo capitolare ancora una volta la santità dell’Italian dream nel mondo della cybersecurity.

Ad oggi non si conoscono quali siano i servizi che in questo momento passano sui server Microsoft al di fuori del perimetro cibernetico italiano. Ci sono probabilità sul fatto che l’Agenzia abbia esteso i suoi confini fuori dall’Europa, nella stessa nazione di Google, Accenture e Microsoft associati negli ultimi mesi alle attività dell’ACN.

Nulla di scandaloso, ma qualche domanda sul perché l’informatica di Stato ad oggi presenta qualche collegamento nel Nord America è legittima ed il solo fatto che il “controllore” abbia dimostrato di non essersi controllato, i malpensanti possono aggiungere altri sospetti all’operato dell’agenzia.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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