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Le regole sugli influencer? Un’altra sconfitta della stampa

Tempo di lettura: 3 minuti.

L’attività degli influencer sui social media, sempre più influente nella società moderna, ha portato l’Agcom a stabilire nuove regole per garantire trasparenza e correttezza nella comunicazione commerciale. Queste nuove linee guida, emerse in risposta agli ultimi eventi di cronaca e a una consultazione pubblica, mirano a definire chiaramente il comportamento degli influencer, imponendo significative sanzioni per la mancata conformità.

Contenuto delle nuove Linee Guida

Le Linee Guida Agcom si applicano agli influencer operanti in Italia che raggiungono almeno un milione di follower o un engagement rate medio superiore al 2%. Le norme riguardano principalmente le comunicazioni commerciali e la tutela dei diritti fondamentali della persona e dei minori. In caso di mancato rispetto, le sanzioni possono variare da 30mila a 600mila euro. Per i contenuti con inserimento di prodotti, è richiesta una chiara indicazione della natura pubblicitaria del contenuto.

Tavolo tecnico e Codice di Condotta

Verrà istituito un tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definirà ulteriormente le misure a cui gli influencer dovranno attenersi. Questo codice prevederà sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer.

Consultazione pubblica e impatto sociale

La crescente importanza degli influencer ha richiesto un’attenta riflessione da parte dell’Agcom sulle disposizioni normative e regolamentari applicabili a questi soggetti, culminando in una consultazione pubblica.

Valore delle Piattaforme e Mercato degli Influencer

Il mercato delle piattaforme come Instagram, Facebook e TikTok è in forte crescita, con una stima di circa 370 miliardi di dollari americani entro il 2027. In Italia, il mercato associato agli influencer ha raggiunto un valore di 280 milioni di euro nel 2021.

Percentuale di Influencer in Italia

L’Italia presenta la più alta percentuale di influencer, con circa il 2,22% della popolazione che possiede più di 1.000 follower. L’85% dei consumatori italiani considera l’opinione degli influencer nella fase di acquisto di un prodotto.

Influencer in Europa

Il fenomeno degli influencer è al centro dell’attenzione anche a livello europeo, con diversi Stati membri dell’Unione Europea che adottano iniziative regolamentari specifiche.

Una vittoria di Matrice Digitale e di altri giornalisti coraggiosi

Le regole dell’AGCOM sono in realtà una grande soddisfazione per quei pochissimi giornalisti e poche testate d’informazione che hanno messo spesso in discussione il ruolo sociale degli influencer. Meno possono dirlo quei media che hanno intrattenuto accordi commerciali di pubblicazione delle notizie sia sponsorizzate sia di pubblicità occulta dandogli quel peso sproporzionato al loro ruolo ed al loro peso morale. Eppure, non molto tempo fa era vietato parlare degli influencer, soprattutto di Ferragni e del marito, e chi lo faceva in senso negativo, ma sempre con educazione, rischiava il ban dalle piattaforme social e dai circuiti degli aggregatori delle notizie che spendevano sempre spazio per promuovere notizie inutili e polemiche sterili, nascondendo quel marciume sociale di valori che spesso venivano proposti perchè di natura commerciale.

C’è stato un momento in cui gli algoritmi dei social hanno proposto una quantità di notizie enormi e costanti agli utenti, minorenni compresi, che Matrice Digitale ha lanciato una iniziativa gli influencer pagano le nostre bollette dove si denunciava la sovra esposizione di notizie inutili, futili e di figure in costante televendita della loro immagine e dei loro prodotti non sempre di qualità.

Mentre i media che stavano al gioco, guadagnavano like, click, engagement e conversioni pubblicitarie, chi ha continuato a testa bassa nel criticare, ma soprattutto a non valorizzare la società dell’ignorazia, si è beccato le accuse peggiori da parte di un pubblico oramai lobotomizzato dal modello che oggi l’AGCOM ha deciso di regolamentare e non perché fosse sano.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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