La decisione di rimuovere la spunta blu da Twitter ha sollevato proteste da parte di celebrità in tutto il mondo. In risposta a queste lamentele, Elon Musk ha deciso di ripristinare la spunta blu per alcuni profili selezionati, garantendo autenticità e fama.
I criteri di selezione per il ripristino della spunta blu
Nonostante non siano state fornite indicazioni specifiche sui criteri di selezione per il ripristino della spunta blu, si ritiene che sia stata applicata agli account con almeno un milione di follower. In precedenza, la spunta blu era gratuita, ma ora chi desidera aggiungere il distintivo al proprio profilo deve pagare a Twitter 8 dollari al mese.
La strategia “Twitter Blue” e il suo impatto
La strategia “Twitter Blue” annunciata da Musk lo scorso anno mira a generare nuove entrate per la piattaforma. Gli account gratuiti che avevano la spunta blu l’hanno persa giovedì, e solo una piccola percentuale di questi – meno del 5% dei 407.000 profili interessati – si è iscritta pagando gli 8 dollari entro tre giorni.
I leader religiosi e la spunta blu
Oltre a Papa Francesco, anche il patriarca di Mosca Kirill e il leader supremo iraniano Khamenei hanno perso la spunta blu. Il Dalai Lama, invece, ha mantenuto il segno distintivo. La Santa Sede ha fatto appello a Musk affinché Twitter continuasse a certificare l’autenticità degli account. E’ stato Proprio il Papa, che Musk ha incontrato con la sua famiglia tempo addietro, a convincere il proprietario di Twitter a fare un passo indietro?
La spunta blu a pagamento e la lotta ai profili falsi
La spunta blu, introdotta nel 2009, è diventata un elemento distintivo che ha aiutato Twitter a diventare un forum affidabile per giornalisti e attivisti. Tuttavia, Musk sostiene che il nuovo metodo a pagamento aiuterà a combattere i profili falsi, richiedendo un numero di telefono verificato e una carta di credito.
VIP che hanno riottenuto la spunta blu
Senza alcuna spiegazione specifica da parte di Musk, alcuni vip hanno riottenuto la spunta blu sui loro profili. Tra questi, lo scrittore Stephen King, la star della NBA LeBron James e l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.