Sommario
Negli ultimi mesi, Twitter ha affrontato diverse sfide, il che ha portato a un aumento della concorrenza tra le piattaforme di social media simili a Twitter. Mastodon è forse la più consolidata tra queste, ma ci sono molte altre piattaforme che stanno cercando di diventare il prossimo luogo in cui le persone trascorrono il loro tempo online, tra cui Post, Substack Notes, T2, Bluesky supportato da Jack Dorsey, e presto, Instagram Threads di Meta e Mark Zuckerberg.
Il ruolo dei protocolli nella definizione del “prossimo Twitter”
Mastodon aumenta di 100.000 utenti dopo le limitazioni di Twitter
Fuga da Twitter: Bluesky sospende nuove iscrizioni e Instagram rilascia Threads su Google Play
Mentre molte persone potrebbero pensare che l’app sia il fattore decisivo nel successo di una piattaforma di social media, il “prossimo Twitter” potrebbe essere deciso dal suo protocollo. Mastodon, ad esempio, è costruito sulla base di ActivityPub, un protocollo raccomandato dal W3C per il social networking decentralizzato, un protocollo che ha il supporto di Tumblr, Flipboard e forse anche del concorrente di Twitter di Instagram, Threads. D’altra parte, Bluesky sta sviluppando il suo protocollo, l’AT Protocol, che si concentra non solo sul social networking decentralizzato ma anche sulla scelta algoritmica e sugli account portatili.
L’impatto potenziale dei protocolli sul social networking
Se uno di questi protocolli (o un altro) dovesse davvero decollare, potrebbe avere un impatto fondamentale sul modo in cui funzionano i social network. Invece di dover sperare che un’organizzazione o un’azienda sia un buon custode per l’app di tua scelta, molti servizi saranno teoricamente interoperabili tra loro. Questo potrebbe aprire modi davvero interessanti per le persone di comunicare e pubblicare su Internet.
Verso un futuro decentralizzato?
C’è una possibilità che, nonostante l’entusiasmo per i protocolli decentralizzati, le persone finiscano per convergere verso un’altra piattaforma centralizzata. Tuttavia, c’è anche una speranza che ciò non accada e che l’industria si muova verso un approccio più aperto e decentralizzato al social networking.