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Meta e il suo Oversight Board sotto accusa in Cambogia

Tempo di lettura: 2 minuti. L’Oversight Board di Meta è sotto esame per la sua lentezza nel gestire un caso di disinformazione in Cambogia, mettendo in luce quanto denunciato da Matrice Digitale in una sua inchiesta

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il caso di un discorso incendiario del primo ministro cambogiano Hun Sen su Facebook ha messo in luce le sfide e le critiche rivolte all’Oversight Board di Meta per la sua lentezza nel prendere decisioni cruciali.

Il contesto cambogiano

Da 38 anni, la Cambogia è governata da un dittatore di nome Hun Sen. Durante il suo mandato, ha consolidato il potere, spesso usando violenza e intimidazione per sopprimere l’opposizione. Quest’anno, le elezioni in Cambogia sono state criticate sia dagli Stati Uniti che dall’Unione Europea per non essere né libere né eque. Una delle ragioni è stata la squalifica del principale partito di opposizione da parte di Hun Sen.

Il discorso controverso di Hun Sen

L’8 gennaio, durante un discorso trasmesso in diretta sulla sua pagina Facebook, Hun Sen ha minacciato i suoi nemici. Ha dichiarato che i critici del suo partito, il Cambodian People’s Party (CPP), avrebbero dovuto scegliere tra azioni legali o violenza fisica. Ha anche istruito gli avvocati a monitorare i discorsi dei suoi rivali.

La reazione di Meta

Dopo che almeno cinque utenti hanno segnalato il video per incitamento alla violenza, Meta ha inizialmente deciso che il video non violava le linee guida della piattaforma. Tuttavia, in una seconda revisione, Meta ha ritenuto che il video violasse le linee guida, ma ha deciso di mantenerlo online citando una “esenzione di rilevanza giornalistica”. Successivamente, Meta ha deferito il caso al suo Oversight Board.

Il ritardo dell’Oversight Board

L’Oversight Board non ha accettato il caso fino a marzo, due mesi dopo la pubblicazione del video. Nel frattempo, il video era stato già visto 600.000 volte e in Cambogia si erano verificati numerosi episodi di violenza politica.

La decisione finale e le conseguenze

Dopo quasi sette mesi dalla pubblicazione del video originale, l’Oversight Board ha finalmente preso una decisione, chiedendo la rimozione del video e la sospensione degli account Facebook e Instagram di Hun Sen per almeno sei mesi. Tuttavia, mentre Meta ha rimosso il video, ha deciso di non sospendere il primo ministro.

Riflessioni sul ruolo dell’Oversight Board

L’approccio lento dell’Oversight Board nei confronti di casi cruciali come questo solleva domande sulla sua efficacia e sul suo ruolo nel moderare i contenuti. Mentre l’idea di un organismo indipendente che supervisiona le decisioni di moderazione dei contenuti di Meta è lodevole, la sua attuazione pratica ha mostrato limiti evidenti. Matrice Digitale ha già dedicato un approfondimento sull’Oversight Board che rema sempre in favore dei difetti di Facebook, utilizzando i suoi componenti che rappresenterebbero una garanzia nella lotta in favore dei diritti umani. Un metodo già visto altrove e che facilita la pigrizia delle società o delle associazioni, facendo un favore alle pratiche scorrette e criminali.

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