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Threads, il nuovo concorrente di Twitter, non avrà pubblicità per ora

Tempo di lettura: 2 minuti. Nonostante abbia raggiunto 100 milioni di utenti registrati in meno di una settimana, Threads, il nuovo concorrente di Twitter, non introdurrà pubblicità per ora.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Threads, il nuovo concorrente di Twitter lanciato di recente, non avrà pubblicità per ora, secondo quanto dichiarato dalla società. Nonostante abbia raggiunto 100 milioni di utenti registrati in meno di una settimana, la società madre Meta ha comunicato ai potenziali inserzionisti che non ha ancora raggiunto la “massa critica”.

Threads non avrà pubblicità per ora

Meta ha condiviso la decisione con Axios. Gli strumenti di contenuto di marca di Instagram non sono attualmente disponibili su Threads. Tuttavia, una fonte ha rivelato ad Axios che Instagram sta lavorando per renderli disponibili rapidamente, il che darebbe ai marketer l’opportunità di iniziare a sperimentare la promozione a pagamento, mentre la pubblicità è ancora non disponibile.

Threads, Meta

Threads non introdurrà pubblicità fino a quando la sua base di utenti non raggiungerà una massa critica, ha rivelato una fonte di Meta ad Axios. Nel frattempo, le indicazioni fornite ai marchi sono di divulgare chiaramente eventuali partnership a pagamento attraverso testi o hashtag fino a quando Threads non avrà i suoi strumenti di contenuto di marca operativi.

Verifica dei fatti prevista

Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha dichiarato che Threads mira a essere un luogo più amichevole di Twitter, e il capo di Instagram, Adam Mosseri, ha detto ai marketer che il social network sta cercando di evitare la politica. Threads cercherà di evitare di corteggiare i creatori di contenuti di notizie e politica, perché tali argomenti non valgono il rischio di scrutinio e integrità che comportano il loro controllo.

Mancanza di feed cronologico mette a rischio i marchi

Una delle maggiori lamentele su Threads è la mancanza di un feed cronologico, dove i post più recenti vengono mostrati per primi. Questa sembra essere una decisione deliberata da parte di Meta, che rispecchia i feed algoritmici su Facebook e Instagram, oltre a sminuire le notizie. Ma oltre a infastidire gli utenti, potenzialmente mette a rischio i marchi.

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