L'Altra Bolla
X punta a sfidare i servizi di newswire con il nuovo prodotto XWire
Tempo di lettura: 2 minuti. X, precedentemente conosciuta come Twitter, lancia XWire per competere con i servizi di newswire esistenti, rivelando anche nuove iniziative e pietre miliari.

Mentre Instagram Threads sembra allontanarsi dalle notizie, secondo quanto dichiarato dal capo di Instagram, Adam Mosseri, il suo concorrente X sembra raddoppiare. Gli esecutivi della società precedentemente conosciuta come Twitter hanno parlato, durante l’incontro interno di ieri, del loro desiderio di creare un nuovo servizio di newswire chiamato XWire, secondo Bloomberg. Il servizio avrebbe l’obiettivo di competere con servizi esistenti per comunicati stampa, come il PR Newswire di Cision.
Incontro con Elon Musk e Linda Yaccarino
L’incontro di giovedì è stato il primo a cui hanno partecipato insieme sia il proprietario di X, Elon Musk, che l’AD Linda Yaccarino, dopo la sua assunzione a maggio. Durante la chiamata, gli esecutivi hanno toccato una serie di iniziative previste per l’azienda, tra cui il noto desiderio di Musk di trasformare X in un’app “tuttofare”, che si concentra su creatori, video, pagamenti e persino sull’hosting di denaro e titoli degli utenti sulla sua piattaforma.
Sfida a YouTube e LinkedIn
L’azienda ha anche puntato ai concorrenti come YouTube e LinkedIn in termini di video e assunzioni. Su quest’ultimo fronte, X ha recentemente introdotto un servizio di offerte di lavoro, pubblicizzato attraverso l’account @XHiring, che permetterebbe alle aziende di pubblicare posizioni disponibili direttamente su X attraverso speciali “schede lavoro” che dettagliano il ruolo, la descrizione e altri dettagli. Questo sfida già il business delle assunzioni di LinkedIn, ma l’adozione della funzione su X rimane su piccola scala per il momento. Gli esecutivi non hanno condiviso ulteriori informazioni su come X potrebbe competere meglio con il business di LinkedIn, ma legarsi ad altre aree in cui le aziende distribuiscono le loro notizie, come con i comunicati stampa, potrebbe aiutare.
Milestone condivise durante l’incontro
La società ha condiviso altre pietre miliari durante l’incontro, tra cui il raggiungimento di mezzo miliardo di post al giorno e 100 miliardi di impressioni al giorno – metriche che sono state precedentemente confermate a TechCrunch dopo essere state annunciate da Yaccarino in un’intervista durante un evento Khanference 2023 in ottobre. In un successivo post sul blog, Yaccarino ha scritto che, nel complesso, gli utenti trascorrono 7,8 miliardi di minuti attivi ogni giorno e che un utente medio trascorre 32 minuti sulla piattaforma – numeri che differiscono leggermente dalle stime di terze parti recenti focalizzate sugli utenti attivi giornalieri degli Stati Uniti, che trascorrevano in media 20,6 minuti sulla piattaforma a settembre.
L'Altra Bolla
Meta raccoglie i dati dei minori senza consenso dei genitori

Meta ha ignorato ripetutamente le segnalazioni riguardanti utenti minori di 13 anni, continuando a raccogliere i loro dati senza il consenso dei genitori. Questa rivelazione solleva interrogativi significativi sulla responsabilità delle aziende tecnologiche nel proteggere i dati degli utenti più giovani.
Meta e la Privacy dei Minori
Nonostante le regole di Meta che vietano l’uso dei suoi social network ai minori di 13 anni, le prove suggeriscono che la società ha consapevolmente trascurato questa politica. Secondo una denuncia recentemente desecretata, Meta era a conoscenza del fatto che milioni di utenti di Instagram erano sotto i 13 anni. Tra il 2019 e la prima metà del 2023, Meta ha ricevuto oltre 1,1 milioni di segnalazioni di utenti Instagram sotto i 13 anni, ma ha disabilitato solo una frazione di questi account, continuando a raccogliere i loro dati personali.
Violazioni della COPPA
La denuncia, presentata da 33 stati degli USA, accusa Meta di violare le norme del Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), che richiedono il consenso dei genitori per la raccolta di dati personali dei minori. La denuncia sostiene che Meta ha cercato di evitare le sue responsabilità sotto la COPPA, mantenendo un’ignoranza volontaria riguardo agli utenti sotto i 13 anni, nonostante avesse “conoscenza effettiva” della loro presenza sulle piattaforme.
Documenti Interni e Prove
I documenti interni di Meta rivelano un quadro inquietante. Nel 2018, un rapporto interno stimava che circa 4 milioni di bambini statunitensi sotto i 13 anni usassero Instagram, condividendo informazioni personali con la piattaforma. Nonostante ciò, Meta non ha ottenuto il consenso verificabile dei genitori per la raccolta continua di informazioni personali da questi minori violandone la privacy. Altri documenti interni del 2018 ammettono che Meta fa poco per impedire l’accesso ai minori di 13 anni.
Conseguenze Legali
Di fronte a queste rivelazioni, gli stati stanno cercando ingiunzioni per prevenire ulteriori violazioni della COPPA, oltre a danni, restituzioni e altre compensazioni. La causa evidenzia la necessità di una maggiore responsabilità e trasparenza da parte delle aziende tecnologiche nella protezione dei dati dei minori, un tema sempre più rilevante nell’era digitale.
L'Altra Bolla
TikTok e X: diverse prospettive sul conflitto Israele-Gaza

TikTok, piattaforma popolare tra i giovani, e X, un altro importante social media, stanno giocando un ruolo cruciale nel modellare l’opinione pubblica riguardo al conflitto Israele-Gaza. Questo articolo esplora come le diverse rappresentazioni e i contenuti su queste piattaforme influenzino le percezioni degli utenti.
Potere degli algoritmi e la polarizzazione
Gli algoritmi di TikTok e di altre piattaforme social stanno guidando gli utenti verso contenuti sempre più divisivi riguardanti Israele e Gaza. Questo fenomeno non solo rafforza le opinioni preesistenti degli utenti, ma contribuisce anche a una polarizzazione più ampia. La discussione sui social media, infatti, non solo rimane confinata online, ma influenza anche le azioni e le retoriche nel mondo reale, come dimostrato dalle recenti proteste nel Regno Unito.
Contenuti Pro-Israeliani e Pro-Palestinesi: un confronto
Sulla piattaforma TikTok, i contenuti pro-Palestinesi sembrano avere una maggiore popolarità tra gli utenti della Generazione Z, con oltre 870 milioni di visualizzazioni per i video con l’hashtag “istandwithpalestine”, rispetto ai 240 milioni per quelli con l’hashtag “istandwithisrael”. I contenuti pro-Israeliani tendono ad essere più curati e mirati a seguire le tendenze virali di TikTok, mentre quelli pro-Palestinesi spesso mostrano video più “autentici” e personali.
Influenza e responsabilità dei Creatori di Contenuti
Creatori di contenuti come Daniel, un soldato israeliano, e Ariana, una giovane americana che parla del conflitto da casa sua, hanno esperienze diverse sulla piattaforma. Mentre Daniel ha ricevuto sia supporto che odio, Ariana ha notato un aumento dell’engagement dopo aver iniziato a postare contenuti che critica come propaganda israeliana. Entrambi affermano che i loro contenuti non sono sponsorizzati da attori politici.
Diffusione di informazioni errate e l’impatto sui Social Media
La diffusione di informazioni errate è un problema significativo su entrambe le piattaforme. TikTok ha rimosso oltre 1,1 milioni di video nella regione del conflitto per violazione delle sue regole, mentre X, di proprietà di Elon Musk, è stata accusata di permettere la diffusione di contenuti violenti, odiosi e fuorvianti nel conflitto Israele e Gaza. Questo solleva interrogativi sulla responsabilità delle piattaforme social nel moderare i contenuti e nel prevenire la diffusione di informazioni false.
L'Altra Bolla
YouTube Playables: nuova frontiera del Gaming su Premium
Tempo di lettura: < 1 minuto. Scopri YouTube Playables, la nuova funzione di gaming per gli abbonati Premium di YouTube, e le ultime novità sulla qualità dello streaming.

YouTube introduce una novità intrigante per gli abbonati Premium: YouTube Playables. Questa funzionalità, che non comporta costi aggiuntivi, offre un’esperienza senza pubblicità e l’accesso a caratteristiche esclusive della piattaforma.
YouTube Playables: esperienza di gioco integrata
Playables rappresenta un’innovazione significativa nel mondo dello streaming e del gaming online. Questa funzione permette agli utenti di giocare a giochi arcade direttamente dall’app YouTube o dal browser desktop, senza la necessità di scaricare software aggiuntivi. Attualmente, è possibile giocare a uno dei 37 giochi che saranno disponibili, tra cui Angry Birds Showdown.
Opzione temporanea?
Nonostante l’entusiasmo che circonda questa novità, YouTube considera i Playables una caratteristica potenzialmente temporanea. La piattaforma ha annunciato che il servizio sarà disponibile fino al 28 marzo 2024, dopodiché valuterà se mantenere o meno questa opzione in base al gradimento degli utenti Premium.
Altre novità per gli utenti Premium
Oltre ai Playables, YouTube ha recentemente esteso l’opzione di streaming a 1080p anche agli utenti Android e TV, dopo averla resa disponibile in precedenza per iOS e la versione web. Questo aggiornamento migliora ulteriormente l’esperienza di visione per gli abbonati Premium.

YouTube sta chiaramente cercando di rendere il suo abbonamento Premium più attraente, aggiungendo funzionalità esclusive e migliorando l’esperienza utente. I Playables rappresentano un passo interessante in questa direzione, offrendo un valore aggiunto significativo per gli appassionati di giochi e di contenuti video.
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