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Inchieste Multilingua

Amadeus borderline: conduce Sanremo nonostante la multa e Napoli

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La storia era chiara a tutti quelli che masticano lo scenario del mondo delle Big Tech, degli influencer e della pubblica amministrazione. Il Tar del Lazio ha confermato la multa di 175.000 euro inflitta dalla Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) alla Rai per una presunta pubblicità occulta a favore di Instagram, avvenuta durante l’edizione del Festival di Sanremo 2023. Il caso è scaturito da un selfie condiviso sul palco da Amadeus e Chiara Ferragni, che ha generato notevoli ricadute promozionali per il social network, sfruttando la popolarità dell’influencer legata proprio a Instagram e a quella di Amadeus che ha ottenuto un guadagno enorme di followers, trattandosi del suo profilo.

Il Codacons, intervenuto nel giudizio, ha sottolineato l’accoglimento delle proprie richieste da parte dei giudici, evidenziando il ruolo cruciale di Chiara Ferragni nella vicenda. Il Tribunale ha deciso inoltre di inviare gli atti alla Corte dei Conti per valutare eventuali danni erariali, indicando che la sanzione sarà a carico dei cittadini tramite il canone Rai.

Cittadini che pagheranno quindi l’attività promozionale ad una Big Tech ed al conduttore dell’attuale Sanremo che anche quest’anno si è contraddistinto nel portare avanti un Festival usurpando l’immagine di Napoli con la partecipazione del rapper Geolier con un testo in napoletano ed incomprensibile, ma che vuole rappresentare la Napoli della riscossa. Sempre a Sanremo, la RAI porterà i protagonisti di Mare Fuori, che rappresenta la stessa Napoli verbale di Geolier e che parla di Camorra con scene vietate ai minori a cui si consiglia la visione con l’accompagnamento degli adulti.

Amadeus vuole una Gomorra 2

Aspetto ancora più nauseabondo è quello che molti ritengono essere l’accordo tra l’uomo del riscatto delle periferie, Geolier, e la serie che parla di camorra minorile con cui si porta la narrazione “gomorriana” che anni di turismo ed attenzione mediatica su Napoli hanno cancellato.

Amadeus, la moglie e l’anima innocente del figlioletto, avrebbero “deciso” un Festival che ha imbarazzato lo stesso Sinner anche per il fatto che la RAI non ha trasmesso in diretta il suo ultimo successo all’Australian Open.

Eppure è tutto normale, nell’Italia che ha cacciato Sgarbi, giustamente, perchè incompatibile, si consente ad un conduttore di condurre il Festival di Sanremo che è stato multato per 175 mila euro per un illecito amministrativo compiuto nella storica serata con la presenza del Presidente della Repubblica. Il responsabile di questa sanzione, oltre la RAI e la Ferragni che ha portato acqua al suo mulino, è il direttore artistico del Festival, Amadeus in persona.

Il Codacons si accoda alla richiesta di Matrice Digitale

Il Codacons, oltre a presentare un esposto alla Corte dei Conti, sollecita Agcom e Antitrust ad avviare un procedimento separato contro Amadeus e Ferragni per pubblicità occulta. Prima che incominciasse il Festival, Matrice Digitale ha sollevato il venir meno dell’opportunità per Amadeus di condurre il Festival ed all’appello si è unito il Codacons dopo la conferma del Tar del Lazio che ha messo in luce l’intersezione tra spettacolo e pubblicità, che non ha permesso agli spettatori di distinguere la finalità promozionale dall’intrattenimento televisivo.

Il Governo investe a Caivano e Amadeus parla dei numeri di Geolier

Che Geolier lo abbia invitato il figlioletto di Amadeus è la strada più plausibile visto il testo della canzone e lo slang giovanile con cui si pone il cantante, ma sarebbe curioso comprendere se la moglie di Amadeus parli come la mamma di qualche criminale vista a Mare Fuori, ma non sembra da come si pone in pubblico, e se consente al figlio di esporsi pubblicamente come fa Geolier. Sia chiaro, quanto letto precedente è una provocazione che si basa sulle dichiarazioni rese dallo stesso conduttore di Sanremo, ma il fatto che abbia proposto modelli vecchi di una Napoli che ad oggi se la passa meno male di Roma o Milano dove la moglie di Amadeus, originaria della provincia di Napoli, ha scelto di vivere. Un film già visto che descrive il chiaro sintomo di un comportamento ostico alla promozione di Napoli, delle sue bellezze e delle sue tradizioni per lasciare spazio ad una massa facilmente manipolabile dalle grandi aziende musicali e della moda che hanno riempito di soldi il festival di Sanremo.

In un momento storico dove il Governo investe a Caivano, dove molti crimini potevano succedere a Napoli e invece accadono a Roma, Milano, Torino, Firenze o Bologna, e soprattutto dove si parla di baby gang collegate al mondo della musica, il Festival della Canzone Italiana per fare numeri si appella al degrado artistico di Napoli e lo fa con la compiacenza di un finto napoletano che giustifica ogni sua contraddizione con i numeri ed il blasone dei suoi ospiti.

La Rai potrebbe procedere con un ricorso al Consiglio di Stato, mentre il Codacons lancia un appello diretto ad Amadeus, suggerendo che, in rispetto della Rai e dei telespettatori, dovrebbe astenersi dal presentare il Festival di Sanremo.

Nel frattempo, Amadeus “s’è fatto una risata” della multa inflittagli dalla RAI sul palco di Sanremo ostentando tranquillità e serenità perché tanto la multa la pagherebbero comunque i cittadini e lui è all’ultimo anno di conduzione del Festival. Un comportamento borderline a cui ha rimediato con la presenza della mamma di GiòGiò, musicista napoletano ucciso per sbaglio, ospite nella prima serata di Sanremo.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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