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Watermark delle immagini AI: è davvero affidabile?
Tempo di lettura: 2 minuti. La marcatura delle immagini AI, vista come una soluzione per tracciare le origini delle immagini, potrebbe non essere così infallibile come si pensava
La marcatura delle immagini, nota anche come “watermarking”, è stata a lungo considerata una soluzione promettente per identificare e tracciare le origini delle immagini e dei testi generati da intelligenza artificiale. Tuttavia, una recente ricerca suggerisce che potrebbe non essere così infallibile come si pensava.
Soheil Feizi, professore di informatica all’Università del Maryland, ha esaminato la situazione attuale della marcatura delle immagini AI e ha concluso che “non abbiamo alcuna marcatura affidabile in questo momento”. Ha testato due tipi di marcatura AI e ha scoperto che per le marche “a bassa perturbazione”, che sono invisibili all’occhio nudo, “non c’è speranza”.
Il team di Feizi ha esaminato quanto sia facile per gli attori malevoli eludere i tentativi di marcatura. Hanno dimostrato non solo come gli aggressori potrebbero rimuovere le marche, ma anche come potrebbero aggiungere marche a immagini generate dall’uomo, causando falsi positivi.
Queste scoperte arrivano in un momento in cui la marcatura è vista come una delle strategie più promettenti per identificare immagini e testi generati da AI. Con le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 all’orizzonte e le preoccupazioni per i media manipolati in aumento, la necessità di soluzioni efficaci è più pressante che mai.
Tuttavia, nonostante le scoperte di Feizi, alcune grandi aziende tecnologiche, tra cui OpenAI, Alphabet, Meta e Amazon, si sono impegnate a sviluppare tecnologie di marcatura per combattere la disinformazione. Google’s DeepMind ha anche rilasciato una versione beta del suo nuovo strumento di marcatura, SynthID.
Ma c’è un crescente scetticismo sulla reale efficacia della marcatura. Ben Colman, CEO della startup di rilevamento AI Reality Defender, ha affermato: “La marcatura suona come una soluzione nobile e promettente, ma le sue applicazioni nel mondo reale falliscono fin dall’inizio quando possono essere facilmente falsificate, rimosse o ignorate”.
Altri, tuttavia, credono che la marcatura abbia un ruolo nella rilevazione di AI, purché si comprendano le sue limitazioni. Hany Farid, professore presso la UC Berkeley School of Information, ritiene che la marcatura robusta sia parte della soluzione e che, migliorandola e utilizzandola in combinazione con altre tecnologie, sarà più difficile per gli attori malevoli creare falsi convincenti.
Feizi rimane scettico sull’utilità della marcatura per aziende come Google, ma il suo documento conclude che “progettare una marca robusta è una sfida, ma non necessariamente un compito impossibile”.
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Manjaro Linux 24.0 “Wynsdey” debutta con Linux Kernel 6.9
Tempo di lettura: < 1 minuto. Manjaro Linux 24.0 “Wynsdey” è stato rilasciato con Linux Kernel 6.9, portando miglioramenti significativi in termini di performance e sicurezza.
Manjaro Linux ha lanciato ufficialmente la versione 24.0, denominata “Wynsdey”, arricchita dal recente Linux Kernel 6.9. Questo aggiornamento porta significativi miglioramenti al popolare sistema operativo basato su Arch, confermando il suo impegno nel fornire un’esperienza utente avanzata e accessibile.
Dettagli del rilascio
Manjaro 24.0 “Wynsdey” si distingue per l’implementazione del Linux Kernel 6.9, che include nuove funzionalità e miglioramenti della sicurezza. L’aggiornamento del kernel promette una migliore gestione delle risorse hardware, ottimizzazioni delle performance e supporto esteso per nuovi dispositivi hardware. Gli utenti di Manjaro possono aspettarsi un’esperienza più fluida e sicura grazie a questi sviluppi.
Innovazioni e Caratteristiche
Oltre all’aggiornamento del kernel, Manjaro 24.0 introduce varie migliorie nell’ambiente desktop e nelle applicazioni di sistema. Queste modifiche sono volte a migliorare l’usabilità e a offrire una configurazione più intuitiva, rendendo il sistema operativo adatto tanto agli utenti esperti quanto a quelli alle prime armi con Linux.
Il lancio di Manjaro Linux 24.0 “Wynsdey” rappresenta un passo importante per la distribuzione, consolidando la sua reputazione come una delle scelte più stabili e affidabili per gli utenti Linux. Con l’aggiunta del Linux Kernel 6.9, Manjaro non solo migliora la sua compatibilità hardware ma anche la sua efficienza e sicurezza complessive. Con l’introduzione di miglioramenti sostanziali e l’attenzione continua verso l’accessibilità e la funzionalità, Manjaro Linux 24.0 “Wynsdey” si conferma una scelta eccellente per chi cerca un sistema operativo potente e versatile.
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Sony Xperia 1 VI: anteprima del nuovo display
Tempo di lettura: 2 minuti. Sony rivela nuovi dettagli sul display dell’Xperia 1 VI, incluso un cambio nel rapporto d’aspetto e aggiornamenti tecnologici
Sony si prepara a lanciare il suo nuovo smartphone di punta, l’Xperia 1 VI, con un evento programmato per venerdì 17 maggio ed un’anteprima recente ha messo in luce alcune delle caratteristiche salienti del display del dispositivo, suggerendo cambiamenti significativi rispetto ai modelli precedenti.
Nuove innovazioni nel Display
L’Xperia 1 VI introdurrà una “nuova tecnologia di display”, che sembra essere una versione aggiornata del motore BRAVIA, già impiegato nei televisori BRAVIA del 2024. La novità più rilevante riguarda il cambio del rapporto d’aspetto, passando da un ultra-wide 21:9 a un più tradizionale 19.5:9. Questo cambio mira a offrire una migliore esperienza d’uso quotidiana e potrebbe attrarre un pubblico più ampio.
Cambiamenti nelle Specifiche del Display
Il pannello, che si prevede sarà di 6.5 pollici, potrebbe abbandonare la risoluzione 4K, che è stata una caratteristica distintiva della serie Xperia 1 dal 2019. Questa decisione potrebbe riflettere un tentativo di Sony di ottimizzare l’efficienza energetica e ridurre i costi, pur mantenendo alte prestazioni di visualizzazione.
Con il lancio imminente dell’Xperia 1 VI, gli appassionati di tecnologia e gli utenti Sony sono in attesa di conferme ufficiali riguardo queste anticipazioni. Le modifiche al rapporto d’aspetto e alla tecnologia del display segnano una nuova fase per la serie Xperia, con Sony che cerca di adattarsi alle preferenze in evoluzione dei consumatori e alle esigenze del mercato. Questo aggiornamento è cruciale per Sony, poiché l’Xperia 1 VI potrebbe stabilire nuovi standard per il design e le funzionalità dei futuri dispositivi mobile della compagnia.
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Aggiornamento HyperOS per la Serie Xiaomi Mi 11X
Tempo di lettura: 2 minuti. Xiaomi Mi 11X riceve l’aggiornamento HyperOS: miglioramenti significativi in termini di personalizzazione, animazioni e prestazioni.
Xiaomi ha recentemente rilasciato l’aggiornamento HyperOS per la sua serie Mi 11X, che comprende i modelli Mi 11X e Mi 11X Pro. Questo aggiornamento porta con sé una serie di miglioramenti e funzionalità, marcando un passaggio significativo dall’interfaccia MIUI precedentemente utilizzata dall’azienda.
Dettagli dell’aggiornamento
- Mi 11X: Questo modello ha ricevuto l’aggiornamento HyperOS basato su Android 13, accompagnato dalla patch di sicurezza di marzo 2024. L’aggiornamento ha una dimensione di 1,6 GB.
- Mi 11X Pro: Questo dispositivo ha ricevuto l’aggiornamento HyperOS basato sull’ultimo sistema operativo Android 14, insieme alla patch di sicurezza di aprile 2024. L’aggiornamento per il Pro è significativamente più grande, con una dimensione di 4,8 GB.
Caratteristiche di HyperOS
HyperOS introduce una serie di cambiamenti rispetto a MIUI, con un forte focus sulla personalizzazione. Gli utenti possono ora godere di più opzioni di personalizzazione che mai, insieme a miglioramenti nelle animazioni e ottimizzazioni delle prestazioni. Questi cambiamenti rendono l’interfaccia utente più fluida e reattiva.
Panoramica della Serie Mi 11X
Lanciata nel 2021, la serie Mi 11X, destinata principalmente al mercato indiano, include il Mi 11X e il Mi 11X Pro, che sono versioni ribattezzate dei Redmi K40 e Redmi K40 Pro. Entrambi i dispositivi sono dotati di display Super AMOLED da 6.67 pollici con un refresh rate di 120Hz, ideali per il gaming e il consumo multimediale. Il modello base è alimentato dal chipset Snapdragon 870, mentre il modello Pro dal più potente Snapdragon 888. Originariamente, questi dispositivi erano lanciati con Android 11.
Con l’aggiornamento alla HyperOS, Xiaomi Mi 11X e Mi 11X Pro, scopri la serie su Amazon, si arricchiscono di nuove funzionalità che migliorano ulteriormente l’esperienza utente, rendendo questi dispositivi ancora più competitivi nel mercato degli smartphone. L’aggiornamento testimonia l’impegno continuo di Xiaomi nel fornire software aggiornato e funzionale ai suoi utenti che possono attendere la sostituzione.
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