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Sicurezza Informatica

Alessandro Orsini e la notizia falsa della pagina rimossa su Wikipedia. Cosa è successo

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Il prof. Alessandro Orsini è la figura più controversa del panorama televisivo italiano. Nato a Napoli, direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS e del quotidiano Sicurezza Internazionale, è l’uomo solo a favore della pace nelle trasmissioni televisive dove impera la linea che Putin è un assassino ed ha invaso l’Ucraina, ma non si capisce quale sia la soluzione che viene proposta.

La parola guerra non viene mai citata, ma sono tutti d’accordo che bisogna fornire armi all’Ucraina ed istituire una no-fly zone. Guai però a dire che l’Italia deve andare in guerra, ed ecco che sbuca all’improvviso il prof. Orsini dopo due settimane di conflitto, che effettivamente porta una teoria diversa sulla mediazione da intraprendere per il cessate alle armi, che genera divisione nell’opinione pubblica, consentendogli di essere stato assorbito nello show biz italiano, trovandosi contro, non solo ideologicamente bensì con attacchi violenti da parte di giornalisti ed esperti.

La notizia del giorno è che l’enciclopedia libera Wikipedia ha escluso il prof. Orsini, inibendo l’accesso alla sua pagina.

Notizia falsa che è facilmente contestabile perché la pagina di Orsini non esisteva prima della diffusione della sospensione della pagina.

Secondo gli standard di Wikipedia, sembrerebbe che qualcuno abbia creato la pagina di Orsini in questi ultimi giorni non rispettando eventuali procedure richieste dall’enciclopedia spesso vituperata, a falsa ragione, e questo avrebbe anche congelato lo stato di creazione della pagina.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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