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Sicurezza Informatica

Caccia alla Lepre e scommesse vietate in streaming nel Dark Web

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L’intelligence inglese rivela che alcuni criminali stanno trasmettendo la caccia alla lepre di questi giorni nella pianura di Salisbury con un ampio riscontro di pubblico che arriva fino in Cina. Le bande criminali organizzate stanno trasmettendo questo sanguinoso evento in diretta sul dark web con il fine di sottrarre denaro alle persone attratte da questa attività disumana. La caccia alla lepre è stata una preoccupazione chiave per gli agricoltori del Wiltshire perché causa scempi alla loro terra calpestata, tagliata e rovinata dai cacciatori.

All’inizio di questo mese, sono stati annunciati nuovi reati penali, aumentando i la condanna per coloro che sono stati trovati colpevoli di prendere parte all’attività illegale. Il Procuratore capo di Wiltshire e Swindon, Phillip Wilkinson, si è detto soddisfatto di : “Questi nuovi reati penali individuati ed i poteri extra per sequestrare i cani e recederne la proprietà, unitamente all’aumento delle pene e delle sentenze, possono solo servire ad aiutare nella lotta contro la piaga dei cacciatori di lepri“.

Wilkinson ha aggiunto che l’attività illegale non è solo limitata alle contee in cui si svolge perchè le bande criminali organizzate stanno usando questo sanguinoso sport per trasmettere sul dark web a persone che scommettono su quante lepri vengono catturate o su quali cani uccidono di più.

“Abbiamo informazioni che mostrano che la caccia alla lepre nella pianura di Salisbury viene trasmessa in streaming fino in Cina ad opera di alcuni criminali viaggiano per centinaia di miglia per essere coinvolti e sono spesso associati a bande del crimine organizzato”.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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