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Sicurezza Informatica

C’è davvero la Cina dietro gli attacchi informatici russi all’Ucraina?

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Secondo gli appunti dell’intelligence ottenuti dal servizio di sicurezza dell’Ucraina, l’SBU ha detto che il governo cinese ha lanciato attacchi informatici mirati a 600 siti web appartenenti al governo e ad altre istituzioni chiave, come riferito dal quotidiano britannico The Times.

L’agenzia di sicurezza ha affermato che la Cina sembra aver avuto un preavviso dell’invasione, perché gli attacchi sono iniziati prima della fine dei Giochi Olimpici Invernali del 2022 tenutisi a Pechino e si sono intensificati il giorno prima che le truppe russe invadessero l’Ucraina il 24 febbraio dopo che, all’inizio delle Olimpiadi invernali, il premier cinese Xi Jinping ha ospitato la delegazione russa guidata dal presidente Vladimir Putin e ha rilasciato una dichiarazione congiunta dichiarando che i legami tra i due paesi non hanno “limiti“.

Xi e Putin si sono anche opposti all’ulteriore espansione della NATO. Poco dopo, l’SBU ha detto che c’è stato un aumento degli attacchi di Computer Network Exploitation (CNE) mirati a obiettivi militari e nucleari ucraini per la ricognizione e lo spionaggio.

Mentre si ritiene che la Russia abbia condotto numerosi cyber-attacchi contro l’Ucraina nel periodo precedente l’invasione, l’SBU ha detto che ha anche rilevato hack che avevano gli attributi dell’unità di guerra informatica dell’Esercito Popolare di Liberazione.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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