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Cina: vietate le Tesla perchè possono spiare convegno dei capi di Governo

Tempo di lettura: 2 minuti. Nonostante in Cina siano tutti entusiasti di Tesla, l’esercito non si fida delle telecamere installate nelle app

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Alle auto Tesla è stato vietato l’ingresso a Beidaihe, una città turistica cinese, per due mesi a causa di timori di spionaggio in occasione di una riunione della leadership del Paese.

Per la maggior parte, si ritiene che Tesla e il governo cinese abbiano un buon rapporto.

I due hanno raggiunto un accordo che ha portato Tesla a essere la prima casa automobilistica straniera a possedere interamente una fabbrica di auto in Cina senza dover avere una joint venture con una società statale.

L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha anche elogiato il popolo cinese e si è astenuto dal criticare il governo cinese.

Ciononostante, il governo cinese ha espresso chiari timori sul fatto che i veicoli Tesla possano essere coinvolti in attività di spionaggio nel suo Paese.

L’anno scorso, l’Esercito di Liberazione Popolare, l’esercito cinese, ha emesso un avviso che vietava ai proprietari di Tesla di parcheggiare i loro veicoli nelle basi e nei complessi residenziali.

Le preoccupazioni sembravano essere legate all’uso di telecamere da parte di Tesla intorno ai suoi veicoli e alla destinazione dei dati.

Musk ha persino commentato la vicenda affermando l’ovvio: “Tesla non sta usando le telecamere dei suoi veicoli per spiare la Cina“, ma questo non sembra alleviare le preoccupazioni, dato che, secondo quanto riferito, altri enti governativi hanno detto ai dipendenti di non parcheggiare i loro veicoli Tesla nelle proprietà governative.

A seguito di queste situazioni, Tesla ha poi annunciato che memorizzerà localmente tutti i dati raccolti in Cina.

Qualche mese dopo, Tesla ha annunciato l’apertura di un nuovo centro dati nel Paese proprio per questo scopo, ma non sembra aver alleviato tutte le preoccupazioni.

Oggi, le autorità locali per il traffico di Beidaihe hanno annunciato che tutte le auto Tesla saranno bandite dalle strade per almeno due mesi:

  • Alle auto Tesla sarà vietato l’accesso al distretto costiero cinese di Beidaihe, sede di un segreto conclave annuale estivo della leadership del partito, per almeno due mesi a partire dal 1° luglio, ha dichiarato lunedì a Reuters un funzionario della polizia stradale locale.
  • Beidaihe è una località di villeggiatura non troppo lontana da Pechino ed è nota per ospitare le riunioni della leadership cinese in estate.

Sebbene le autorità non abbiano commentato il motivo del divieto, si ipotizza che non vogliano che le telecamere dei veicoli Tesla riprendano qualcosa relativo all’incontro.

La Cina è il mercato più importante di Tesla nel mondo e la casa automobilistica ha intenzione di crescere nel Paese raddoppiando la capacità produttiva della Gigafactory di Shanghai.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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