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Claudio Borghi: hackerato il codice fiscale del politico leghista

Tempo di lettura: < 1 minuto. Pubblica i suoi dati coprendoli, ma dimostra di avere scarsa cultura digitale e forse nemmeno di conoscere come è composto un codice fiscale

Tempo di lettura: < 1 minuto.

Il titolo é provocatorio, ma rende bene l’idea di come un parlamentare della Repubblica italiana sia praticamente un ciuccio in sicurezza informatica e assente in cultura digitale. Claudio Borghi, parlamentare della Lega ha pubblicato il suo nuovo codice fiscale senza chip, polemizzando con la scarsità delle materie prime che c’è in giro.

L’aspetto che fa sorridere riguarda la copertura totale del numero di codice fiscale in favore di una visibilità dei suoi dati personali come nome cognome e luogo con data di nascita annessa, rendendo cosi immediata la possibilità a chiunque di ricavarselo senza molti problemi su una qualsiasi piattaforma online. Non sono mancati gli sfottò in rete da parte della comunità informatica italiana cosi come non sono mancati diversi riferimenti visivi a come si è potuto facilmente calcolare il codice fiscale del politico. Questo evento non solo rende borghi poco attento alla sua privacy, ma lo rende anche risibile per non aver occultato tutti i dati, facendo intendere che non sapesse con quali dati è composto un codice fiscale.



Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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