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Con il malware Dazzlespy e la vulnerabilità di Safari hanno spiato gli attivisti di Hong Kong

Un malware scoperto precedentemente nel sistema operativo MacOS di Apple ha sfruttato un Exploit su Safari Browser Web come parte di un attacco a individui politicamente attivi e pro-democrazia a Hong Kong.
La società ESET ha attribuito l’intrusione a un attore con “forti capacità tecniche“, ed ha trovato delle similitudini con un attacco digitale simile scoperto dal gruppo Google (tag) nel novembre 2021.
La catena di attacco è iniziata con la compromissione del sito web appartenente alla radio internet pro-democrazia a Hong Kong, D100, tramite azione di iniezione di codici malevoli (IFrames) tra il 30 settembre e il 4 novembre 2021. Nel frattempo, un sito fraudolento chiamato “Fightforhk [.] COM” è stato registrato con lo scopo di incentivare gli attivisti della liberazione nell’esprimere commenti online in modo da farli notare per poi tracciare con l’attacco.
Il codice manomesso ha agito come condotto per caricare un file Mach-o sfruttando un bug di esecuzione del codice remoto in WebKit che è stato risolto da Apple nel febbraio 2021 (CVE-2021-1789). “L’exploit utilizzato per ottenere l’esecuzione del codice nel browser è piuttosto complesso ed è composto da 1.000 righe di codice” hanno affermato I ricercatori ESET.
Una volta che il codice remoto WebKit è stato eseguito, si è attivata l’esecuzione del Mach-O intermedio che, a sua volta, sfrutta una vulnerabilità di escalation del privilegio locale nel componente del kernel (CVE-2021-30869) con il fine di eseguire il malware come utente root.
Dazzlespy Backdoor
Mentre la sequenza di infezione dettagliata da Google Tag è culminata nell’installazione di un file malevolo chiamato Macma, il malware consegnato ai visitatori del sito radio D100 è stato ricondotto a una nuova backdoor di MacOS che ESET ha chiamato Dazzlespy.
Il malware fornisce agli aggressori “un ampio set di funzionalità per controllare, ed esfiltrarsi file da, un computer compromesso“, hanno spiegato i ricercatori “ed incorpora una serie di altre caratteristiche”:
Raccolta delle informazioni del sistema
Esecuzione dei comandi di shell arbitrari
Dumping ICloud Keychain utilizzando un exploit CVE-2019-8526 se la versione MacOS è inferiore a 10.14.4
Avvio o terminazione di una sessione dello schermo remoto e
Eliminazione della macchina
“Questa campagna ha somiglianze con un’altra andata in onda nel 2020, segnalata da Trend Micro e Kaspersky, che ha usato l’iniezione IFRAME sui siti Web destinati ai cittadini di Hong Kong con un exploit di webkit“.
Nonostante le similitudini, non è chiaro se entrambe le campagne fossero orchestrate dallo stesso gruppo.
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Cina pubblica “Libro Bianco” di Internet e lo consiglia ai paesi per il controllo delle informazioni
Tempo di lettura: 2 minuti. E’ arrivato il modello cinese da esportare in altre democrazie?

Il regime comunista cinese ha recentemente pubblicato un Libro Bianco riguardante la “regola del diritto” per Internet, dichiarando apertamente le sue intenzioni di esportare la sua “esperienza” nel totalitarismo digitale ad altri paesi. Esperti sottolineano che il Libro Bianco del Partito Comunista Cinese (PCC) indica che le autorità cinesi sono in grado di controllare completamente Internet utilizzando la tecnologia moderna e che il suo modello di controllo si è effettivamente già diffuso nel resto del mondo.
Il 16 marzo, l’Ufficio di Informazione del Consiglio di Stato del regime ha emesso il Libro Bianco intitolato “La costruzione della regola del diritto di Internet della Cina nella nuova era”. Il documento, lungo quasi 18.000 parole e pubblicato in otto lingue, afferma che il regime intende “rafforzare gli scambi internazionali e la cooperazione sulla regola del diritto di Internet” e “condividere esperienze e pratiche” con altri paesi.
Il portavoce dell’Ufficio di Informazione del Consiglio di Stato ha dichiarato che la “regola del diritto di Internet” del regime include la “promozione integrata della legislazione online, dell’applicazione della legge online, della giurisdizione online, della divulgazione del diritto online e dell’educazione legale online”.
Lai Chung-chiang, convocatore del think tank Economic and Democratic United di Taiwan e avvocato in esercizio, ha affermato che l’impero digitale totalitario del PCC incorpora ogni mossa delle persone nell’ambito della supervisione del governo su Internet.
Le autorità cinesi monitorano ogni mossa dei cittadini attraverso vari sistemi di monitoraggio, riconoscimento facciale, codici di salute digitali e codici di sicurezza. Il Libro Bianco del PCC sottolinea che la gestione di Internet coinvolge la partecipazione di più parti, tra cui il governo, le imprese, le organizzazioni sociali e gli utenti di Internet.
Il documento afferma inoltre che il PCC è disposto a lavorare con la comunità internazionale per “promuovere congiuntamente il processo di regola del diritto nella governance globale di Internet”. Nel frattempo, l’agenzia di stampa statale Xinhua News ha diffuso un discorso del leader del PCC, Xi Jinping, intitolato “Esplorare la costruzione di un dialogo globale sulla civiltà e la cooperazione su Internet” durante l’incontro ad alto livello del PCC in dialogo con i partiti politici mondiali il 15 marzo.
Wang He, osservatore della Cina e collaboratore di Epoch Times, ha affermato che il PCC ha sempre esportato il totalitarismo su Internet ad altri paesi. La strategia prevede l’esportazione della dittatura cibernetica attraverso il progetto economico-politico dell’Iniziativa Belt and Road
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Bard, l’intelligenza artificiale di Google, disponibile in anteprima in alcuni paesi
Tempo di lettura: < 1 minuto. Google cerca feedback dagli utenti

Bard, l’assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale di Google, è ora disponibile per i primi test negli Stati Uniti e nel Regno Unito tramite bard.google.com. Google spera di raccogliere preziosi feedback dagli utenti per migliorare il suo chatbot in fase di sviluppo.
L’intelligenza artificiale di Google si basa su un “grande modello linguistico di ricerca (LLM)”, una versione ottimizzata e più leggera di LaMDA. A differenza di ChatGPT di OpenAI, che utilizza un database proprietario, Bard sfrutta le risorse estratte direttamente dal web.
Google prevede di sostituire la versione leggera di LaMDA con modelli più avanzati per ridurre gli errori attualmente presenti nelle risposte dell’IA. Nel frattempo, Google ha anche chiesto ai suoi dipendenti di correggere le risposte sbagliate fornite da Bard.
L’obiettivo di Google è proporre l’intelligenza artificiale in due modalità: integrando gli LLM in Search e come esperienza complementare a Search. Durante questa fase sperimentale, Bard offrirà agli utenti la possibilità di scegliere la risposta migliore da sottoporre all’IA per ulteriori domande.
Google afferma di aver integrato misure di protezione per garantire qualità e sicurezza nelle interazioni con l’IA, come limitare il numero di scambi in un dialogo per mantenere le conversazioni pertinenti e utili.
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Ferrari colpita da attacco hacker. Orlowski “avvisa” Barilla e Lamborghini

Ferrari S.p.A. è stata recentemente contattata da cybercriminali che chiedevano un riscatto per alcuni dati dei clienti. La casa automobilistica ha avviato un’indagine con una società di cybersicurezza e informato le autorità. Ferrari ha deciso di non pagare il riscatto, in quanto finanzierebbe attività criminali e perpetuerebbe gli attacchi. L’azienda ha preferito informare i clienti sull’incidente e sulla possibile esposizione dei loro dati. Ferrari sta lavorando con esperti esterni per rafforzare ulteriormente i propri sistemi e conferma che l’attacco non ha influenzato le operazioni aziendali.

Le previsioni di Orlowski su chi sarà il prossimo
Se oggi è capitato a Ferrari, nei prossimi mesi c’è il rischio dalle analisi svolte da Metatron, applicativo sviluppato da Orlowski, che Automobili Lamborghini S.p.A., Ducati Motor Holding, Parmalat Italia S.p.A., Barilla Group, Impresa Pizzarotti & C. S.p.A., Max Mara Fashion Group, Coccinelle, Lactalis Group possono essere coinvolte in diversi data breach da esporre clienti, fornitori e catena di montaggio.
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