Cyber e Potere, il libro di Pierguido Iezzi Cybersecurity Director e CEO della società Swanscan , è un databook sugli ultimi avvenimenti che hanno interessato il mondo della sicurezza informatica globale. Un viaggio nei meandri della sicurezza informatica, del crimine cibernetico e delle operazioni militari eseguite attraverso la cosiddetta quinta dimensione virtuale. Nelle 150 pagine circa, l’autore descrive le prime azioni criminali della storia che hanno caratterizzato quelle che in futuro sono diventate le tecniche utilizzate quotidianamente per compromettere le infrastrutture informatiche di aziende e di istituzioni di tutto il globo. Alla fine del volume, c’è un glossario che consente di acquisire rapidamente alcuni concetti informatici che la cronaca ci restituisce sempre più da parte dei media, solo oggi in fase di aggiornamento del glossario informatico.
Perché il libro di Pieguido Iezzi è un databook?
Perché riporta in maniera minuziosa dati e statistiche che descrivono sotto forma di fotografia lo scenario internazionale attuale basandosi su raccolte dati che descrivono lo stato della cyber security in continua espansione in virtù dell’arrivo del Metaverso, che coinvolgerà totalmente i cittadini del globo nell’immersione in quell’universo parallelo della razza umana, aumentando esponenzialmente le minacce.
Il motto del libro: non abbassare la guardia
Alzare la soglia dei sistemi di contrasto delle minacce informatiche è il leitmotiv che accompagna la narrazione del libro, dove Iezzi spiega al lettore alcuni meccanismi di infezione e di compromissione dei sistemi SCADA ed apre uno scenario non più rivolto solo ai crimini verso gli utenti bensì ad interi compartimenti del mondo dell’industria globale come quello navale. Il libro, affronta anche il fenomeno del dark web in un capitolo dedicato, nel quale associa ad ogni sotto capitolo un particolare servizio che viene offerto dai cyber criminali e che richiede un pagamento in criptovaluta. La cronaca attuale globale costringe l’autore del libro ad approfondire la minaccia russa e le armi che mette in campo quotidianamente, anche da prima del conflitto, nel settore della guerra informatica e di quello della disinformazione. E’ presente anche una parte divulgativa nella quale Iezzi spiega la necessità delle tre p (sicurezza predittiva, sicurezza proattiva, sicurezza preventiva) come approccio metodico per resistere al mondo della aggressione informatica e che traccia una linea teorica, con contesti di applicazione pratici, su come bisogna investire per evitare che l’attacco informatico che prima o poi colpirà ognuno di noi, arrivi prima del previsto.
