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Europol arresta haters dei social media

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L’azione congiunta dell’UE contro i crimini d’odio, sostenuta dal Centro europeo antiterrorismo (ECTC) di Europol e guidata dalla Francia, ha preso di mira i discorsi d’odio razzisti e xenofobi e altri crimini d’odio su Internet e nel mondo reale. L’operazione ha avuto luogo in 11 paesi.

Le autorità di polizia hanno fatto irruzione in diversi luoghi in tutta Europa e hanno preso di mira 176 persone in relazione a reati come la diffusione di discorsi di odio razzista e xenofobo, gli inviti alla violenza e l’incitamento a commettere reati. Per esempio, in Austria, le autorità hanno effettuato 12 perquisizioni domiciliari, interrogato 8 persone e sequestrato dispositivi elettronici, telefoni cellulari, armi e materiale di propaganda. Nel frattempo, le autorità spagnole hanno preso di mira cinque individui e ne hanno arrestati quattro per aver diffuso discorsi di odio online.

L’azione comprendeva anche un’attività coordinata di rinvio mirata alla componente di incitamento all’odio online dei casi indagati in Lussemburgo, Portogallo e Spagna. Ciò ha portato alla valutazione di 58 contenuti su tre piattaforme per il rinvio ai fornitori di servizi online per una revisione volontaria rispetto ai loro termini e condizioni. L’azione coordinata ha preso di mira comunità e individui che utilizzano diversi tipi di contenuti come post, commenti e meme per diffondere l’odio e la propaganda via internet, sequestrando dispositivi informatici e altro materiale probatorio.

L’operazione, che non ha preso di mira organizzazioni o gruppi specifici, mirava a prevenire la proliferazione online e offline di crimini d’odio, razzismo e xenofobia. Le forze dell’ordine hanno anche lavorato insieme per aumentare la consapevolezza di individui e gruppi che internet non è un vuoto legale. Il presunto anonimato non impedisce alle forze dell’ordine di prendere misure contro gli atti illeciti; questa seconda giornata d’azione congiunta sui crimini d’odio invia un chiaro segnale agli individui che diffondono odio violento su internet che le loro azioni saranno individuate e attribuite.

La CTC ha sostenuto questa iniziativa della Gendarmeria francese / OCLCH fin dall’inizio, fornendo il coordinamento operativo e facilitando lo scambio di informazioni tra le autorità partecipanti. L’ECTC ha monitorato tutti i contributi, ha fornito un supporto analitico e ha fornito una panoramica continua delle attività operative attraverso il contatto diretto con le autorità di polizia coinvolte.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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