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Europol e il conflitto ucraino: massima allerta su traffico di armi ed essere umani

Tempo di lettura: 2 minuti. Il presente sono gli esseri umani, il futuro il disarmo delle armi da guerra

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L’Agenzia dell’Unione Europea per la Cooperazione con le Forze dell’Ordine (Europol) intende istituire un gruppo di lavoro internazionale per impedire ai criminali di avere il controllo sulle armi fornite all’Ucraina dopo la fine della guerra. La direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, ha sollevato preoccupazioni su chi finirà con le armi inviate all’Ucraina, ha riferito DW, citando Welt am Sonntag. La direttrice ha affermato che le armi provenienti dalla guerra tra Russia e Ucraina continuano a essere utilizzate da “gruppi criminali” anche al momento attuale.

Catherine De Bolle ha affermato che la guerra “a un certo punto finirà” e che si stanno compiendo sforzi per evitare la situazione che si è verificata nei Balcani tre decenni fa, dopo che la guerra scoppiata dopo il crollo della Jugoslavia era finita. Ha affermato che Europol mira a monitorare i movimenti dei terroristi e dei gruppi estremisti violenti da e verso l’Ucraina. La direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, ha definito la situazione in Ucraina “estremamente dinamica e frammentata”. Ha sottolineato che Europol continua a monitorare i dati che riceve dai partner europei ed ha evidenziato che coloro che si sentono “disillusi” dalla violenza che hanno visto in Ucraina saranno monitorati, come riportato da DW. Lo sviluppo arriva mentre diverse nazioni europee hanno imposto sanzioni contro la Russia dopo che Mosca ha iniziato la sua offensiva militare in Ucraina. Inoltre, i Paesi dell’UE continuano a fornire sostegno economico, umanitario e di difesa all’Ucraina. I Paesi dell’UE hanno fornito armi e altre attrezzature militari all’Ucraina che continua a combattere contro le truppe russe.

Europol ospita la prima riunione operativa di persona dell’Operazione Oscar
Il 24 maggio Europol ha ospitato il primo incontro operativo di persona nell’ambito dell’Operazione Oscar, con la partecipazione di una rappresentanza ucraina della Procura generale del Paese. Europol, insieme agli Stati membri dell’UE, a Eurojust e a Frontex, ha lanciato congiuntamente l’operazione Oscar l’11 aprile, secondo una dichiarazione rilasciata dall’agenzia di polizia europea.

L’Operazione Oscar ha lo scopo di sostenere le indagini finanziarie degli Stati membri dell’UE che hanno come obiettivo i beni criminali di proprietà di persone fisiche e giuridiche sanzionate a causa dell’offensiva militare russa contro l’Ucraina. Europol esaminerà tutte le informazioni raccolte nell’ambito dell’operazione Oscar per identificare i collegamenti internazionali, i gruppi criminali e i sospetti. Inoltre, Europol sta partecipando a una task force sul traffico di esseri umani che mira a proteggere “i rifugiati ucraini vulnerabili dalle reti di traffico di esseri umani“. Nel frattempo, Europol ha dispiegato squadre operative nei Paesi europei confinanti con l’Ucraina.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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