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Facebook: dalla censura preventiva alle campagne truffa per adulti di LuogoSegreto.com

Tempo di lettura: 3 minuti.

In questi giorni su Facebook arrivano richieste di amicizia molto particolari da parte di graziose signorine con nomi stranieri.

Seguendo guida del buon utente social, dovremmo diffidare da persone che non conosciamo, soprattutto se hanno foto e nomi stranieri.

Osservando bene il profilo, notiamo un link che rimanda a “una squadra dove ci sono donne gratis“.

Cliccando sul sito è possibile vedere l’immagine in questione dove in base all’età si aprono delle pagine differenti che, abbiamo controllato, rimandano a dei sondaggi sulle nostre preferenze sessuali, sull’età dei partner che ci interessano per poi arrivare alla registrazione del profilo utente dopo aver inserito data di nascita e città di residenza.

Sia la scelta della città sia la email da fornire per la registrazione sono obbligatorie e non è possibile fornire nomi fittizi. Questo fa sospettare che dietro ci sia un portale “serio”.

Dopo aver effettuato i passaggi richiesti, sbuca finalmente il nome del sito internet che offre il servizio ed è luogosegreto.com.

Dopo la registrazione al portale, scopriamo che il post pubblicato dal profilo Facebook ci ha mentito: il sito non è gratis e le donne a disposizione hanno dei nickname che sembrano essere generati automaticamente. Le foto, invece, non sappiamo da dove sono state prese, ma lo scopriremo.

L’unica modalità di pagamento consentita è la VisaMastercard che serve a comprare crediti per i messaggi da inviare. Il portale regala un credito appena si ha accesso al sistema. In questi anni Facebook, adesso Meta, hanno più volte attuato campagna di informazione, prevenzione e contrasto ai reati sessuali collegati alla rete, ma aspetta sempre che arrivino le segnalazioni degli utenti per poi procedere ai blocchi.

L’ultimo dettaglio fornito dalla società in questione è che il numero verde per la fatturazione rimanda ad un contatto con prefisso nei paesi bassi.

La mail fa riferimento al dominio it.bdpsup.com che non ha un sito e questo ci aiuta a dedurre che il sito sia stato effettivamente costruito per truffare la gente.

Altro aspetto che abbiamo già visto nella nostra articolata truffa online, è che non bisogna mai accettare siti che chiedono il pagamento diretto con la carta, a maggior ragione se sono sconosciuti, e preferire quelli che usano strumenti di pagamento certificati a livello internazionale. In questo caso, il sito si appoggia alla struttura di Verotel.

Che sia una truffa a primo impatto non è possibile sostenerlo, ma è sicuro che nonostante il certificato di sicurezza del sito, la piattaforma di pagamento sicura, quello che non torna sono i profili, le cui foto sembrerebbero prese da Internet.

In meno di 20 minuti dall’iscrizione, sono già arrivati 7 messaggi e una persona con cui abbiamo speso il credito offerto dalla società, ha impiegato poco tempo nel risponderci.

Non ci voleva molto a capire che l’utente toccailmiocorpo che abbiamo contattato non solo sia un bot, ma utilizzi la foto di una modella ucraina, Daria Shy, e non si chiama Betta come ci ha scritto.

Casi del genere possono essere l’inizio di una truffa amorosa. Fate attenzione signori.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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