Google e Meta hanno recentemente rivelato ciò che affermano essere operazioni offensive di cyberattacco condotte dalla Cina. Queste rivelazioni emergono da rapporti e analisi condotte dalle due aziende, che evidenziano un aumento dell’attività e della sofisticatezza degli attacchi mirati.
Violazioni e attività sospette su Facebook
Nel suo Quarterly Adversarial Threat Report, Meta ha segnalato di aver eliminato 4,789 account Facebook per aver violato la sua politica contro il comportamento inautentico coordinato. Gli operatori di questi account usavano nomi e immagini di profilo raccolti da Internet, si fingevano americani e condividevano lo stesso contenuto su più piattaforme. Alcuni dei contenuti condivisi erano “politici”, mentre altri riguardavano gaming, storia, modelli di moda e animali domestici. Meta ha scoperto che una piccola parte di questi account ha cambiato nome e immagine del profilo, fingendosi basati in India, e ha iniziato a interagire con post che facevano affermazioni infondate sul Dalai Lama esiliato.
Focus su India e regione del Tibet
Secondo Meta, queste reti e individui hanno origine in Cina e mirano principalmente all’India e alla regione del Tibet, con alcune azioni dirette agli Stati Uniti. Queste attività sono in linea con le conclusioni di altri osservatori, come l’Australian Strategic Policy Institute, che sostiene che Pechino utilizzi influencer amichevoli per raccontare la sua storia sia a livello nazionale che internazionale.
Aumento degli attacchi mirati a Taiwan
Dal canto suo, Google ha riferito di un “massiccio aumento” dell’attività negli ultimi sei mesi, suggerendo che i router SOHO vengano sfruttati per condurre altri attacchi. Questi attacchi, che mirano a società tecnologiche, cloud, enti di difesa, governi e quasi qualsiasi altra entità, sono stati descritti come aumentati in volume e sofisticatezza, con un focus particolare su Taiwan.
Risposta di Google e Meta
Google traccia oltre 100 gruppi di attacco che ritiene siano supportati da Pechino. La società sta cercando di ottenere ulteriori dettagli sulle sue osservazioni e aggiornamenti. Meta, nel frattempo, continua a monitorare e contrastare queste attività sui suoi servizi.