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Il Garante dell’Energia truffa la gente in supporto a Enel e Optima?

Tempo di lettura: 3 minuti.

Tornati dalle vacanze abbiamo ricevuto tutti l’avviso funesto dell’aumento del gas, della luce e della benzina. Aumenti di 350 euro a famiglia sono stati annunciati con forte preoccupazione per gli utenti, ma il Governo Draghi ha anche promesso, impegnandosi, di stanziare fondi per attenuare l’incremento della spesa procapite nel settore energetico, vitale quest’ultimo per il progresso tecnologico e sociale del Paese.

Giravano voci di squali collegati al telefono che successivamente agli annunci funesti per le tasche dei consumatori erano già al telefono e contattavano gli utenti per sottoporre dei cambi di contratto. Le scuse sono le più disparate sulle quali regna ovviamente quella del “avete sentito ai tg che fra poco aumenteranno tutte le tariffe?”

Secondo il principio della psicologia del consumatore, il solo prospettare un evento poco prospero per le proprie tasche può indurre un utente ad effettuare acquisti senza riflettere sulla convenienza o meno del prodotto.

C’è chi si spinge oltre e prova ad eludere tutti i meccanismi di difesa che il consumatore medio ha ed è di questo che noi di matricedigitale scriviamo, presentandovi quella che tecnicamente può definirsi una truffa e che chiameremo:

E’ Fallito il tuo gestore di energia

In primo luogo, segnatevi questo numero di telefono +39 02 2403202 perché è da qui che potrebbe arrivarvi una telefonata.

Alla risposta, nel nostro caso ovviamente, una voce con accento asiatico che confonde spesso la lettera r con la l, si presenta come Garante del mercato dell’Energia.

Chi risponde dall’altro lato, seppur sia scettico ai call center, non liquida la telefonata subito perché ovviamente è il Governo Italiano che sta chiamando.

Dopo la presentazione, c’è la rappresentazione del problema.

“Abbiamo saputo che il suo gestore di energia non ha più i requisiti per procedere alla fornitura e lei rischia di rimanere senza contratto. Noi siamo qui per aiutarla a risolvere questo problema”.

Porca miseria, esclamerete, ma tenete duro!

Chiedete, essendosi presentati come il Governo, di inviare una mail con la comunicazione di quanto sta succedendo.

Se notate una certa resistenza, allora iniziate a chiedergli qual è il vostro gestore e vedrete che o sono falliti tutti i gestori oppure dall’altra parte non conoscono chi attualmente vi eroga l‘energia elettrica e questo basta già a farvi chiarire nella vostra mente che il vostro gestore non è fallito e nemmeno si è ritirato dal mercato.

Nel nostro caso, però, l’operatore del call center ha fatto un passo falso dichiarando che i contratti suggeriti dal Governo erano Enel, il colosso nazionale, oppure Optima. Su tanti gestori, ne sono rimasti due.

Sintesi della Truffa

In poche parole la faccenda potrebbe andare così:

  • Si presentano come Garante dell’Energia, mentendo
  • Vi rappresentano che a breve rimarrete senza energia elettrica perché il fornitore è uscito dal mercato
  • Vi propongono il contratto o di Enel oppure di Optima.

Conclusioni

Se dovesse realmente succedere qualcosa di spiacevole sotto questo punto di vista, vi verrà spedita una comunicazione dal gestore in primis e poi verrete contattati da un call center sicuramente più professionale di una voce asiatica che addirittura vi fa violenza verbale dicendo “TU non hai capito” mettendovi pressione psicologica.

C’è però una domanda alla quale dovrebbero rispondere sia Enel che Optima: ma lo sapete che c’è gente che estorce contratti in vostro favore diffondendo false notizie di mercato?

E il Garante per l’Energia lo sa che alcuni loro “delegati” vanno in giro a stipulare contratti per queste due società?

Vediamo se e cosa risponderanno.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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