Categorie
Notizie

Interpol, allerta sul conflitto in Ucraina e stretta ai danni della Russia

Tempo di lettura: < 1 minuto.

Interpol sta limitando la capacità della Russia di inserire informazioni direttamente nella vasta rete dell’organizzazione di polizia globale, decidendo che le comunicazioni devono essere prima controllate dal segretariato generale di Lione, in Francia.

Il ministero degli Esteri francese ha detto che le misure di sorveglianza rafforzate seguono “molteplici sospetti di tentativi di uso fraudolento” del sistema Interpol negli ultimi giorni, ma non ha elaborato.

L’Interpol ha sottolineato in una dichiarazione giovedì che sta mantenendo il suo impegno di neutralità in mezzo alla guerra tra due dei suoi membri, innescata dall’invasione della Russia in Ucraina.

Ma ha detto che “una maggiore supervisione e misure di monitoraggio” dell’Ufficio Centrale Nazionale di Mosca erano necessarie “per prevenire qualsiasi potenziale uso improprio dei canali dell’Interpol” come prendere di mira gli individui in Ucraina o fuori di essa.

Il ministero ha notato che la decisione dell’Interpol ha impatti multipli dalle comunicazioni, all’emissione dei cosiddetti “avvisi rossi” per i criminali a piede libero o anche all’alimentazione dei dati sui documenti persi o rubati tutti questi devono ora ottenere controlli di conformità dalla sede dell’Interpol.

L’Interpol, che ha 195 membri, ha detto di aver ricevuto richieste di sospendere la Russia dalla rete, insieme alle richieste dei leader delle forze dell’ordine che cercano una cooperazione continua per combattere meglio il crimine.

Oltre alla tragica perdita di vite umane, i conflitti portano invariabilmente a un aumento del crimine“, poiché i gruppi del crimine organizzato cercano di sfruttare la disperazione, ha detto l’Interpol.

I rischi includono il traffico di esseri umani, il contrabbando di armi e il traffico di merci illecite e medicinali.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version