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La conferenza globale dell’Interpol affronta il “nuovo secolo di minacce criminali”

Tempo di lettura: 3 minuti. Presenti in ognuno dei 195 Paesi membri di INTERPOL, gli NCB sono l’unico punto di contatto tra l’organizzazione di polizia globale e le forze dell’ordine nazionali.

Tempo di lettura: 3 minuti.

I più alti funzionari di polizia di tutto il mondo si riuniscono questa settimana a Lione per discutere del futuro della lotta al crimine transnazionale in occasione della conferenza annuale di INTERPOL per gli Uffici centrali nazionali (NCB). La conferenza dei capi degli UCN, giunta alla sua 17a edizione, è una piattaforma leader per la cooperazione internazionale di polizia, che consente agli alti funzionari di polizia di confrontarsi con le loro controparti di altri Paesi e regioni. Le BCN contribuiscono inoltre a definire le priorità operative di INTERPOL nel corso della riunione, che quest’anno ha affrontato gli sforzi per migliorare la compatibilità dei dati delle polizie nazionali con i sistemi di INTERPOL e per rafforzare la cooperazione nei settori della criminalità informatica, della tratta di esseri umani e delle forme emergenti di terrorismo.

Dovere condiviso

Alla vigilia del centenario di INTERPOL, la conferenza si è aperta con il Presidente di INTERPOL Ahmed Naser Al-Raisi che ha illustrato le trasformazioni economiche e tecnologiche che hanno ridisegnato il mondo nel corso dei 100 anni di esistenza di INTERPOL. “Nel 1923, quando fu creata la Commissione Internazionale di Polizia Criminale [come si chiamava allora INTERPOL], le radio erano appena state installate nelle auto della polizia e i telefoni cellulari, i computer e Internet erano fantascienza. “Oggi le tecnologie digitali sono al centro delle operazioni di INTERPOL. Una nuova era di crimini informatici sta sfidando la polizia e i crimini ambientali minacciano il pianeta”, ha dichiarato il Presidente Al-Raisi. A dimostrazione della trasformazione digitale del crimine, un giro di vite guidato da INTERPOL sulle frodi online, conclusosi la scorsa settimana, ha visto l’arresto di oltre 1.000 sospetti e l’intercettazione di circa 130 milioni di dollari in fondi illeciti. “Il panorama criminale è diventato sempre più complesso, così come l’architettura globale delle forze dell’ordine”, ha dichiarato il Segretario Generale di INTERPOL Jürgen Stock rivolgendosi ai delegati. Con l’emergere di nuove agenzie specializzate o reti di polizia regionali, il ruolo centrale delle BCN e di INTERPOL rimane fondamentale, ha aggiunto il Segretario Generale Stock. “Questo è il nostro dovere comune: unire i punti e collegare le diverse reti”.

Il ruolo cruciale delle BCN

Durante la riunione dei capi delle BCN, il Segretariato generale di INTERPOL presenterà una serie di capacità di polizia orientate al futuro a sostegno dei Paesi membri. Queste includono

  • Arricchire i dati condivisi attraverso INSIGHT, una piattaforma analitica alimentata dall’intelligenza artificiale;
  • Aggiornamento del database ICSE (International Child Sexual Exploitation) di INTERPOL per accelerare il processo di identificazione delle vittime da parte degli investigatori in materia di sfruttamento minorile.
  • semplificare la gestione delle informazioni relative ai casi attraverso lo Smart Case Messaging nell’ambito del programma I-Core.
  • Le BCN svolgono un ruolo cruciale nel garantire che i nuovi strumenti di polizia di INTERPOL siano disponibili e utilizzati dalle agenzie di polizia nazionali, compresi gli agenti in prima linea. “Ogni BCN è al centro di una propria galassia nazionale”, ha dichiarato il Segretario generale Stock.

Interoperabilità

Lo scambio di dati di polizia, centrale per il lavoro di INTERPOL fin dalla sua fondazione, è più che mai utilizzato dalle forze dell’ordine. La polizia consulta i database di INTERPOL più di 20 milioni di volte al giorno, il che equivale a circa 250 ricerche al secondo. In una sessione dedicata alle attività di polizia basate sui dati, i delegati si sono espressi a favore di una maggiore interoperabilità dei dati, garantendo la coerenza degli standard in modo che le informazioni contenute nei sistemi nazionali o regionali possano essere condivise anche attraverso i canali INTERPOL. Come hanno osservato i leader della polizia durante la riunione dei capi delle BCN, più dati non sempre significano una migliore attività di polizia, soprattutto quando le iniziative si sovrappongono ai sistemi esistenti o ne costituiscono un doppione. Riflettendo sui prossimi 100 anni di vita di INTERPOL, il Segretario Generale Stock ha concluso: “La risposta a un nuovo secolo di minacce criminali non sta nel creare nuovi sistemi o alternative che dovranno essere testati sul campo. “Si tratta di fare ciò che sappiamo funzionare nella vita di polizia reale – e di farlo ancora meglio e più velocemente di prima”.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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