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Sicurezza Informatica

Microsoft svela come sta inserendo pubblicità nel chatbot AI di Bing

Tempo di lettura: < 1 minuto. Il colosso della tecnologia sta esplorando diverse strategie per monetizzare la sua innovativa esperienza di chat

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Microsoft sta attualmente sperimentando l’inserimento di annunci pubblicitari all’interno dell’esperienza di chat offerta dal suo chatbot AI di Bing, alimentato da GPT-4. Gli utenti hanno segnalato di aver notato annunci pubblicitari incorporati nelle risposte del chatbot alle loro domande.

La forma degli annunci nel chatbot di Bing

Gli annunci visualizzati agli utenti si presentano sotto forma di citazioni collegate, accompagnate da ulteriori collegamenti nella sezione “Per saperne di più” sotto la risposta di Bing alla loro domanda. In futuro, Microsoft potrebbe lanciare un’esperienza in cui passando il mouse sopra un collegamento di un inserzionista, verranno visualizzati ulteriori link dal suo sito web, con l’obiettivo di aumentare il traffico verso di esso. La società sta anche valutando l’idea di aggiungere didascalie dettagliate dai suoi editori di notizie personalizzate Start, accanto alle risposte del chatbot AI.

Monetizzazione del chatbot di Bing: una mossa prevedibile

La decisione di Microsoft di monetizzare il suo chatbot di Bing era un’evoluzione attesa. Fin dall’inizio, la domanda non era “Lo farà l’azienda?” ma “Come lo farà l’azienda?”. Ora abbiamo un’idea dei piani iniziali del gigante tecnologico. Come ha affermato Yusuf Mehdi, vicepresidente corporativo di Microsoft per Search and Devices, nel suo post sul blog di Bing, il chatbot ha raggiunto oltre 100 milioni di utenti attivi quotidiani. Poiché un terzo di questi utenti è nuovo su Bing, rappresentano una nuova opportunità per gli inserzionisti e Microsoft intende approfittarne.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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