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Sicurezza Informatica

ONU: Sud-est Asiatico manodopera del crimine informatico

Tempo di lettura: 2 minuti. Un rapporto dell’ONU svela il traffico di lavoratori nel Sud-est asiatico per operazioni di cybercriminalità, sottolineando la necessità di una risposta globale e basata sui diritti.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite evidenzia un’operazione di truffa online in corso nel Sud-est asiatico, generando miliardi di dollari attraverso il traffico di centinaia di migliaia di persone costrette a lavorare per operazioni di cybercriminalità contro la loro volontà.

Dettagli del Rapporto

Vittime e Operazioni

L’organizzazione intergovernativa stima che circa 120.000 vittime siano trattenute in Myanmar e 100.000 in Cambogia. Altre migliaia si trovano in Laos, Filippine e Thailandia. Una volta attirate e portate nelle strutture, ai lavoratori vengono confiscati gli oggetti personali, come passaporti e telefoni, e sono sottoposti a varie minacce, comprese quelle di tortura, se non accettano di lavorare per queste operazioni cyber illegali.

Corruzione e Crescita delle Operazioni

Pia Oberoi, consulente senior dell’ONU e autrice del rapporto, ha sottolineato che la corruzione governativa e regionale ha permesso a queste operazioni di continuare a crescere. Queste truffe sono aumentate dalla pandemia di COVID-19, a causa della chiusura dei casinò gestiti dalle gang, spingendo questi gruppi criminali a spostare le loro operazioni verso frodi legate alle criptovalute e al gioco d’azzardo illegale.

Sfide e Risposte

Le questioni relative alle truffe e al traffico rappresentano una sfida complessa nell’affrontare il crimine organizzato e la sua congiunzione con le piattaforme digitali. L’ASEAN Cybercrime Operations Desk di Interpol e il suo Piano d’Azione stanno affrontando la necessità di una “forte cooperazione internazionale e un approccio regionale completo”, come riportato nel rapporto. L’ONU raccomanda inoltre l’implementazione di “protezioni dei diritti umani nella legislazione sui crimini informatici e sulla governance di Internet a livello nazionale, regionale e globale”.

Il rapporto sottolinea: “Gli Stati della regione devono convocare la volontà politica per affrontare il crimine organizzato e la corruzione come parte di una risposta basata sui diritti e completa alle violazioni e agli abusi dei diritti umani dettagliati in questo documento informativo. Un approccio olistico offre l’unica soluzione per rompere il ciclo di impunità e garantire protezione e giustizia per le persone che sono state vittime di traffico e abusate all’interno di questo complesso fenomeno.”

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