Sicurezza Informatica
Rilasciato exploit per una grave vulnerabilità in VMware
Tempo di lettura: 2 minuti. Rilasciato un codice exploit per una grave vulnerabilità di bypass dell’autenticazione SSH nel tool di analisi Aria Operations for Networks di VMware.
È stato rilasciato un codice exploit di prova per una grave vulnerabilità di bypass dell’autenticazione SSH nel tool di analisi Aria Operations for Networks di VMware (precedentemente noto come vRealize Network Insight).
Dettagli sulla vulnerabilità
La vulnerabilità, identificata come CVE-2023-34039, è stata scoperta dagli analisti di sicurezza di ProjectDiscovery Research e corretta da VMware mercoledì con il rilascio della versione 6.11. L’exploit consente agli aggressori remoti di bypassare l’autenticazione SSH su dispositivi non patchati e accedere all’interfaccia della riga di comando del tool. Questi attacchi sono di bassa complessità e non richiedono interazione dell’utente a causa di quello che l’azienda descrive come “mancanza di generazione di chiave crittografica unica”.
Per mitigare la vulnerabilità, VMware “raccomanda vivamente” di applicare le patch di sicurezza per le versioni di Aria Operations for Networks 6.2 / 6.3 / 6.4 / 6.5.1 / 6.6 / 6.7 / 6.8 / 6.9 / 6.10 disponibili in questo documento di supporto.
Oggi, VMware ha confermato che il codice exploit per CVE-2023-34039 è stato pubblicato online, due giorni dopo aver rivelato il grave bug di sicurezza.
L’exploit di prova (PoC) mira a tutte le versioni di Aria Operations for Networks dalla 6.0 alla 6.10 ed è stato sviluppato e rilasciato dal ricercatore di vulnerabilità del team Summoning, Sina Kheirkhah. Kheirkhah ha dichiarato che la causa principale del problema sono le chiavi SSH codificate lasciate dopo che VMware ha dimenticato di rigenerare le chiavi SSH autorizzate.
VMware ha anche corretto questa settimana una vulnerabilità di scrittura di file arbitraria (CVE-2023-20890), che consente agli aggressori di ottenere l’esecuzione di codice remoto dopo aver ottenuto l’accesso amministrativo al dispositivo bersaglio.
Ulteriori informazioni
Nel luglio scorso, VMware ha avvertito i clienti che il codice exploit era stato rilasciato online per una grave vulnerabilità RCE (CVE-2023-20864) nel tool di analisi VMware Aria Operations for Logs. Un mese prima, l’azienda aveva emesso un altro avviso riguardo all’exploit attivo di un altro grave bug di Network Insight (CVE-2023-20887) che può portare ad attacchi di esecuzione di comandi remoti.
In vista di ciò, si raccomanda vivamente agli amministratori di aggiornare i loro dispositivi Aria Operations for Networks alla versione più recente il prima possibile come misura preventiva contro potenziali attacchi imminenti.
Sicurezza Informatica
Citrix “mitigate manualmente Bug del Client SSH PuTTY”
Tempo di lettura: < 1 minuto. Citrix avverte gli amministratori di mitigare manualmente un bug nel client SSH PuTTY che rischioso per la sicurezza delle chiavi SSH private
Citrix ha notificato ai suoi clienti la necessità di mitigare manualmente una vulnerabilità nel client SSH PuTTY che potrebbe permettere agli aggressori di rubare la chiave SSH privata di un amministratore di XenCenter. Questo problema, identificato come CVE-2024-31497, interessa diverse versioni di XenCenter per Citrix Hypervisor 8.2 CU1 LTSR che integrano PuTTY per stabilire connessioni SSH dai XenCenter ai VM guest.
Implicazioni del Bug
La vulnerabilità è stata scoperta da Fabian Bäumer e Marcus Brinkmann dell’Università di Ruhr Bochum. Essa è causata dal modo in cui le vecchie versioni del client SSH basato su Windows generano i nonce ECDSA (numeri crittografici unici temporanei) per la curva NIST P-521 utilizzata per l’autenticazione. Questo difetto può essere sfruttato se un attaccante controlla un VM guest e un amministratore di XenCenter utilizza quella chiave per autenticarsi al VM guest tramite una connessione SSH.
Consigli per la Mitigazione
Citrix ha rimosso il componente PuTTY a partire dalla versione XenCenter 8.2.6, e le versioni successive alla 8.2.7 non lo includono più. Tuttavia, gli amministratori che utilizzano versioni precedenti sono invitati a scaricare l’ultima versione di PuTTY e installarla al posto della versione inclusa nelle versioni più vecchie di XenCenter. Questo passaggio è essenziale per garantire la sicurezza delle connessioni SSH.
Azioni Alternative
Per gli utenti che non desiderano utilizzare la funzionalità “Open SSH Console”, Citrix suggerisce di rimuovere completamente il componente PuTTY. Coloro che vogliono mantenere l’uso attuale di PuTTY dovrebbero sostituire la versione installata nel loro sistema XenCenter con una versione aggiornata (almeno la versione 0.81).
Questo avviso di Citrix evidenzia l’importanza di mantenere aggiornati i componenti software e di adottare rapidamente le correzioni di sicurezza per proteggere le infrastrutture critiche. Gli amministratori devono essere vigili e proattivi nel gestire le minacce alla sicurezza per evitare potenziali breccie.
Sicurezza Informatica
Polizia: tecnologie e infrastrutture per il contrasto alla criminalità
Tempo di lettura: 2 minuti. La Polizia di Stato italiana migliora la lotta contro la criminalità con tecnologie avanzate, finanziamenti ISF e formazione specialistica.
Nella Sala Palatucci del Polo Tuscolano di Roma, alla presenza del capo della Polizia Vittorio Pisani, sono stati presentati nove progetti innovativi finanziati dal Fondo Sicurezza Interna (ISF) 2014-2020 che mirano a potenziare le capacità di contrasto alla criminalità organizzata e all’immigrazione clandestina attraverso l’adozione di tecnologie avanzate.
Tecnologie di avanguardia nella Lotta alla Criminalità
Tra le iniziative spiccano l’implementazione del pedinamento elettronico e sistemi avanzati per l’acquisizione di dati dai dispositivi mobili. Queste tecnologie sono destinate a rafforzare l’efficienza degli uffici investigativi della Polizia di Stato, permettendo una gestione più efficace e rapida delle informazioni in scenari critici.
Accesso a Banche Dati Internazionali e Supporto Linguistico
Un altro obiettivo significativo è migliorare l’accesso a banche dati internazionali, cruciali per la consultazione di informazioni su persone fisiche e giuridiche. Ciò è essenziale per ricostruire le reti di traffico di migranti illegali e identificare i responsabili. L’integrazione di interpreti di lingua araba facilita ulteriormente le operazioni in contesti internazionali.
Modernizzazione dei Laboratori Forensi
Il progetto prevede anche l’ammodernamento dei laboratori di chimica forense, di balistica e l’AFIS (Automated Fingerprint Identification System), essenziali per l’identificazione delle impronte digitali con strumentazioni di ultima generazione. Questo approccio interdisciplinare potenzia la Polizia scientifica, aumentando la precisione e l’affidabilità delle indagini.
Formazione specialistica e Controllo del Territorio
Sono stati erogati corsi di alta formazione per migliorare le conoscenze e le competenze degli operatori e degli esperti forensi. Inoltre, oltre 1.000 autovetture delle Squadre volanti sono state equipaggiate con il sistema Mercurio, che consente un monitoraggio più efficace delle operazioni tramite postazioni di gestione centralizzata, migliorando così il controllo del territorio. Questi progetti avviati dalla Polizia rappresentano un salto qualitativo nelle operazioni di sicurezza pubblica, sfruttando la tecnologia per combattere la criminalità in modo più efficace. Con questi avanzamenti, la Polizia di Stato dimostra un impegno costante verso l’innovazione e la sicurezza nazionale.
Sicurezza Informatica
RAT Android scoperto da SonicWall minaccia la sicurezza dei dati
Tempo di lettura: 2 minuti. Un nuovo RAT Android utilizza icone di app popolari per ingannare gli utenti e installare malware, minacciando la sicurezza dei dati.
Il team di ricerca di SonicWall Capture Labs ha scoperto un nuovo trojan di accesso remoto (RAT) che minaccia gli utenti Android sfruttando icone di app popolari per ingannare e installare software malevolo. Questo RAT è particolarmente pericoloso poiché è progettato per raccogliere credenziali attraverso tecniche di phishing avanzate e manipolazione diretta del dispositivo.
Funzioni e implicazioni del RAT
Il RAT si camuffa dietro le icone di applicazioni note per indurre all’errore gli utenti, che credono di installare software legittimi. Una volta installato, il malware richiede permessi elevati, come l’accesso al Servizio di Accessibilità e l’amministrazione del dispositivo. Questi permessi consentono al RAT di controllare completamente il dispositivo, eseguire comandi inviati da un server di comando e controllo (C&C), e svolgere una vasta gamma di azioni dannose.
Manipolazione e Rischio
Le capacità del RAT includono:
- Lettura e invio di SMS: Permette agli attaccanti di intercettare messaggi in arrivo e inviare SMS a numeri controllati dall’attaccante.
- Accesso ai registri delle chiamate e ai contatti: Fornisce agli attaccanti una visione completa dell’attività del telefono e della rete sociale della vittima.
- Apertura di URL nel browser: Utilizzato per reindirizzare l’utente a siti di phishing dove possono essere rubate ulteriori credenziali.
- Modifiche alle impostazioni del sistema: Include cambiare lo sfondo del dispositivo o manipolare altre funzionalità per mascherare l’attività del RAT.
Protezione e Prevenzione
Per difendersi da minacce come questo RAT, gli utenti devono essere particolarmente attenti alle app che scaricano e ai permessi che concedono. È essenziale scaricare applicazioni solo da fonti affidabili come il Google Play Store e mantenere il sistema operativo e le app aggiornate con le ultime patch di sicurezza.
Questo RAT Android scoperto da SonicWall rappresenta una seria minaccia alla sicurezza personale e aziendale, sottolineando la necessità di misure di sicurezza avanzate e una vigilanza costante. Nonostante le soluzioni tecnologiche come quelle fornite da SonicWall siano cruciali, la consapevolezza e l’educazione degli utenti rimangono le prime linee di difesa contro gli attacchi cyber.
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