Circa 112 milioni di dollari in XRP, la criptovaluta focalizzata su Ripple, sono stati rubati da un portafoglio crittografico, come rivelato dal cofondatore e presidente esecutivo di Ripple, Chris Larsen. Larsen ha dichiarato che la criptovaluta rubata era di sua proprietà e che l’accesso non autorizzato ha riguardato alcuni dei suoi account personali XRP, non quelli di Ripple. Gli scambi sono stati rapidamente informati per congelare gli indirizzi interessati e le forze dell’ordine sono già coinvolte.
Lavaggio dei Fondi Rubati
Il ricercatore di sicurezza crittografica ZachXBT ha scoperto il furto, e Larsen ha confermato che i fondi rubati sono già stati riciclati attraverso diversi scambi e piattaforme cripto, inclusi Binance e Kraken. Binance ha dichiarato di essere consapevole della situazione e di supportare attivamente l’indagine.
Ambiguità sul Portafoglio Compromesso
Non è ancora chiaro chi controlli o possieda il portafoglio violato, sebbene possa essere, o non essere, un portafoglio di Ripple. Secondo i dati on-chain di XRPScan, il portafoglio compromesso era denominato “Ripple (50)” e attivato da un altro portafoglio nel 2018, il quale era stato attivato dall’account di Larsen nel 2013.
Ripple Non Impattata
Ripple, fondata nel 2012 con l’obiettivo di essere un fornitore di infrastrutture e pagamenti, non è stata impattata dal furto. Il token della rete, XRP, ha una capitalizzazione di mercato di 27,4 miliardi di dollari e ha subito una riduzione del 4% il giorno successivo alla notizia del furto.
Chiamate alla Trasparenza
A seguito del furto, alcuni detentori di XRP stanno chiedendo ai cofondatori di divulgare i loro portafogli crittografici e le partecipazioni in XRP per migliorare la trasparenza. Il furto rappresenta il più grande furto di criptovaluta del 2024 fino ad ora e il ventesimo più grande furto di criptovaluta nella storia ed il primo per quel che riguarda i ripple rubati.