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Scandalo Pegasus in Israele, parla il CEO di NSO: abbiamo venduto versione depotenziata alla polizia

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Alla polizia israeliana è stata venduta una versione dello spyware Pegasus che è più debole del software venduto all’estero ma, a differenza del pacchetto internazionale, può essere usato contro i cellulari israeliani, ha dichiarato il CEO di NSO Group.

Shalev Hulio ha confermato a Radio103FM in un’intervista che alla polizia è stato fornito il pacchetto Saifan, cosa che si presumeva in base alle dichiarazioni della polizia, ai rapporti dei media e alle opinioni degli esperti.

All’inizio di quest’anno, i media hanno accusato la polizia di aver fatto un uso ingiustificato di Pegasus per spiare i cittadini israeliani attraverso i loro telefoni.

L’incidente della polizia non era Pegasus ma Saifan, una versione più debole di Pegasus, con meno capacità e opzioni di azione. Hanno cercato di dipingerlo come se stessero spiando i cittadini israeliani; questo ovviamente non era vero“, ha detto Hulio, che ha incalzato la dose assicurando che “quando qualsiasi sistema Pegasus viene venduto all’estero vogliamo essere sicuri che non venga usato contro Israele e cmq Pegasus è fatto con un sistema di protezione che non gli permette di lavorare su numeri israeliani“.

Tuttavia, le sue osservazioni hanno indicato che Saifan può essere utilizzato contro i dispositivi israeliani.

Hulio ha anche ribadito che la polizia non sarebbe stata in grado, senza la cooperazione di NSO, di cancellare la traccia di controllo dei log del sistema che mostrano quali telefoni sono stati presi di mira. L’azienda ha precedentemente negato di aver fatto una cosa del genere.

A febbraio il giornale Calcalist ha riferito, senza fornire prove o citare fonti, che decine di figure israeliane di alto profilo tra cui ex direttori di ministero, figure economiche di spicco, e membri della famiglia e associati dell’ex primo ministro Benjamin Netanyahu – sono stati spiati dalla polizia utilizzando lo spyware Pegasus di NSO Group senza alcuna supervisione giudiziaria.

Le indagini della polizia e un rapporto provvisorio del vice procuratore generale Amit Marari hanno scoperto che la segnalazione di Calcalist era in gran parte errata, e che nessuna delle 26 persone presumibilmente hackerate era stata effettivamente presa di mira dalla polizia.

Pegasus è uno strumento estremamente potente che fornisce un exploit zero-click che non richiede alcuna interazione da parte dell’utente permettendo all’operatore dello spyware di accedere da remoto a tutti i dati e le funzionalità di un telefono. Permette anche agli operatori di ascoltare le chiamate e usarlo come un dispositivo di ascolto.

I rapporti dei media israeliani hanno suggerito che la polizia aveva accesso solo a queste ultime capacità.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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