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Sicurezza Informatica

“Spid spento gradualmente” bufera su Butti dal mondo IT: i piani del Governo

Tempo di lettura: < 1 minuto. Gli italiani hanno premiato il progetto aderendo all’identità digitale, adesso il Governo vuole cambiarla oppure perfezionarla?

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Il sottosegretario alla alla presidenza del Consiglio con delega all’ innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha fatto dichiarato di voler “gradualmente spegnere lo SPID” per sostituirlo con la Carta di Identità elettronica. Tante le opposizioni del mondo informatico e tecnologico che hanno obiettato questa scelta perché considerata vetusta e non in linea con i tempi moderni. In primo luogo si contesta la scarsa fruibilità della carta d’identità fisica rispetto a quella del profilo digitale fornito dallo SPID unitamente alla sostenibilità economica minore in virtù del fatto che la carta d’identità contiene un microchip ad oggi introvabile sul mercato a causa della penuria delle materie prime. Leggendo le reazioni del mondo informatico, la situazione è nera ma, ascoltando anche il punto di vista di coloro che conoscono maggiori dettagli del progetto, le cose sembrerebbero essere diverse. A fare luce sui piani dell’identità digitale da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri c’è Flavio Palumbo, lavoro e Telecomunicazioni Lombardia di Fratelli d’Italia, che ha dichiarato a Matrice Digitale su cosa si basa l’accordo su cui il governo Meloni intende modificare il concetto di identità digitale nel nostro paese. “L’idea del Sottosegretario Butti prevede come peraltro spiegato nel suo intervento al decennale di Fdi, dove ero presente, che vi sia un sostanziale accordo tra le parti come precondizione al superamento dello SPID“.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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