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Sicurezza Informatica

Spyware: i paesi più infetti al mondo sono del BRICS

Tempo di lettura: < 1 minuto. La Russia ha il maggior numero di vittime di spyware al mondo, con 8.281 casi, seguita dal Brasile con 4.969 e dall’India con 1.807 vittime.

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La società di sicurezza Kaspersky afferma che tra i Paesi del Medio Oriente e dell’Africa, l’Iran è in cima alla lista dei Paesi colpiti dallo stalking digitale.

Lo stalkerware è un software disponibile in commercio che può essere installato sui dispositivi smartphone, consentendo agli autori di monitorare la vita privata di un individuo a sua insaputa.

Secondo il rapporto annuale della società, nel 2022 in Iran sono state vittime di stalking 1.754 persone. Aggiunge inoltre che il numero totale di vittime di stalking digitale nel mondo nel 2022 è stato di 29.312; un numero che mostra una relativa diminuzione rispetto all’anno precedente.

I dati riguardano il numero di utenti Kaspersky colpiti, mentre il numero totale di individui colpiti a livello globale è probabilmente molto più alto.

L’organizzazione “Coalition Against Stalkerware” stima che il numero di vittime di questi programmi spyware sia di circa un milione ogni anno.

Gli stalkerware possono essere scaricati e installati facilmente da chiunque abbia una connessione a Internet. Un malintenzionato può utilizzare il software per monitorare enormi volumi di dati personali e controllare la posizione del dispositivo, i messaggi di testo, le chat sui social media, le foto, la cronologia del browser e altro ancora.

La Russia ha il maggior numero di vittime di spyware al mondo, con 8.281 casi, seguita dal Brasile con 4.969 e dall’India con 1.807 vittime.

In questo modo, l’Iran è il quarto Paese con il maggior numero di vittime di spyware al mondo.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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