Sicurezza Informatica
Xenomorph ritorna più potente di prima: 400 banche nella lista degli obiettivi
Tempo di lettura: 2 minuti. Il rischio è che questo strumento potente sia messo a disposizione come malware as service
Il malware Android Xenomorph ha rilasciato una nuova versione che aggiunge notevoli capacità per condurre attacchi maligni, tra cui un nuovo framework per il trasferimento automatico (ATS) e la capacità di rubare credenziali di accesso per 400 banche.
Xenomorph è stato individuato per la prima volta da ThreatFabric nel febbraio 2022, quando è stata scoperta la prima versione del trojan bancario sul Google Play Store, dove ha raggiunto oltre 50.000 download.
Android trema per Xenomorph: il nuovo malware che ruba i dati bancari
La prima versione mirava a 56 banche europee utilizzando iniezioni per attacchi di overlay e abusando delle autorizzazioni dei servizi di accessibilità per eseguire l’intercettazione delle notifiche al fine di rubare codici monouso.
Lo sviluppo del malware è continuato nel corso del 2022 da parte dei suoi autori, “Hadoken Security”, ma le sue nuove versioni non sono mai state distribuite in grandi quantità.
Invece, Xenomorph v2, rilasciato nel giugno 2022, ha avuto solo brevi raffiche di attività di test nel wild. Tuttavia, la seconda versione è stata notevole per il suo completo rinnovamento del codice, che lo ha reso più modulare e flessibile.
Xenomorph v3 è molto più capace e maturo delle versioni precedenti, in grado di rubare automaticamente dati, inclusi credenziali di accesso, saldi degli account, eseguire transazioni bancarie e finalizzare trasferimenti di fondi.
“Con queste nuove funzionalità, Xenomorph è ora in grado di automatizzare l’intera catena di frode, dall’infezione all’esfiltrazione dei fondi, rendendolo uno dei trojan malware Android più avanzati e pericolosi in circolazione”, avverte ThreatFabric.
ThreatFabric riferisce che è probabile che Hadoken pianifichi di vendere Xenomorph agli operatori attraverso una piattaforma MaaS (malware as a service), e il lancio di un sito web che promuove la nuova versione del malware rafforza questa ipotesi.
Attualmente, Xenomorph v3 viene distribuito tramite la piattaforma ‘Zombinder’ sul Google Play Store, fingendosi un convertitore di valuta e passando all’utilizzo di un’icona Play Protect dopo l’installazione del payload maligno.
La nuova versione di Xenomorph mira a 400 istituti finanziari, principalmente dagli Stati Uniti, Spagna, Turchia, Polonia, Australia, Canada, Italia, Portogallo, Francia, Germania, Emirati Arabi Uniti e India.
Alcuni esempi di istituzioni bancarie mirate includono Chase, Citibank, American Express, ING, HSBC, Deutsche Bank, Wells Fargo, Amex, Citi, BNP, UniCredit, National Bank of Canada, BBVA, Santander e Caixa. La lista è troppo estesa per essere inclusa qui, ma ThreatFabric ha elencato tutte le banche mirate nell’appendice del suo rapporto.
La nuova versione del malware Xenomorph ha aggiunto la capacità di rubare dati da 13 portafogli di criptovaluta tra cui Binance, BitPay, KuCoin, Gemini e Coinbase. Questo significa che il malware potrebbe potenzialmente accedere ai portafogli di criptovaluta delle vittime e rubare le loro monete digitali. La capacità del malware di aggirare le protezioni MFA dei servizi di autenticazione delle applicazioni rende ancora più facile per i criminali informatici sottrarre i fondi dalle vittime. Questa nuova funzionalità aggiunge un livello di pericolo per gli utenti di criptovaluta che usano i loro dispositivi Android per accedere ai loro portafogli. Gli utenti sono incoraggiati ad adottare misure di sicurezza adeguate, come l’uso di autenticazione a più fattori e l’installazione di applicazioni solo da fonti affidabili, per proteggere i loro fondi digitali.
Sicurezza Informatica
Vulnerabilità RCE zero-day nei router D-Link EXO AX4800
Un gruppo di ricercatori di SSD Secure Disclosure ha scoperto una vulnerabilità critica nei router D-Link EXO AX4800 (DIR-X4860), che consente l’esecuzione di comandi remoti non autenticati (RCE). Questa falla può portare a compromissioni complete dei dispositivi da parte di aggressori con accesso alla porta HNAP (Home Network Administration Protocol).
Dettagli sulla vulnerabilità
Il router D-Link DIR-X4860 è un dispositivo Wi-Fi 6 ad alte prestazioni, capace di raggiungere velocità fino a 4800 Mbps e dotato di funzionalità avanzate come OFDMA, MU-MIMO e BSS Coloring. Nonostante sia molto popolare in Canada e venduto a livello globale, il dispositivo presenta una vulnerabilità che può essere sfruttata per ottenere privilegi elevati e eseguire comandi come root.
La vulnerabilità è presente nella versione firmware DIRX4860A1_FWV1.04B03. Gli aggressori possono combinare un bypass di autenticazione con l’esecuzione di comandi per compromettere completamente il dispositivo.
Processo di sfruttamento
Il team di SSD ha pubblicato un proof-of-concept (PoC) dettagliato che illustra il processo di sfruttamento della vulnerabilità:
- Accesso alla porta HNAP: Solitamente accessibile tramite HTTP (porta 80) o HTTPS (porta 443) attraverso l’interfaccia di gestione remota del router.
- Richiesta di login HNAP: Un attacco inizia con una richiesta di login HNAP appositamente creata, che include un parametro chiamato ‘PrivateLogin’ impostato su “Username” e un nome utente “Admin”.
- Risposta del router: Il router risponde con una sfida, un cookie e una chiave pubblica, utilizzati per generare una password di login valida per l’account “Admin”.
- Bypass dell’autenticazione: Una successiva richiesta di login con l’header HNAP_AUTH e la password generata consente di bypassare l’autenticazione.
- Iniezione di comandi: Una vulnerabilità nella funzione ‘SetVirtualServerSettings’ permette l’iniezione di comandi tramite il parametro ‘LocalIPAddress’, eseguendo il comando nel contesto del sistema operativo del router.
Fonte: SSD Secure Disclosure
Nel frattempo, è consigliato agli utenti del DIR-X4860 di disabilitare l’interfaccia di gestione remota del dispositivo per prevenire possibili sfruttamenti.
Sicurezza Informatica
SEC: “notificare la violazione dei dati entro 30 giorni”
Tempo di lettura: 2 minuti. La SEC richiede alle istituzioni finanziarie di notificare le violazioni dei dati agli individui interessati entro 30 giorni
La Securities and Exchange Commission (SEC) ha adottato emendamenti al Regolamento S-P, obbligando le istituzioni finanziarie a divulgare gli incidenti di violazione dei dati agli individui interessati entro 30 giorni dalla scoperta. Questi emendamenti mirano a modernizzare e migliorare la protezione delle informazioni finanziarie individuali dalle violazioni dei dati e dall’esposizione a parti non affiliate.
Dettagli delle modifiche al Regolamento S-P
Il Regolamento S-P, introdotto nel 2000, stabilisce come alcune entità finanziarie devono trattare le informazioni personali non pubbliche dei consumatori, includendo lo sviluppo e l’implementazione di politiche di protezione dei dati, garanzie di riservatezza e sicurezza, e protezione contro minacce anticipate. Gli emendamenti adottati questa settimana coinvolgono vari tipi di aziende finanziarie, tra cui broker-dealer, società di investimento, consulenti per gli investimenti registrati e agenti di trasferimento.
Principali cambiamenti introdotti
- Notifica agli individui interessati entro 30 giorni: Le organizzazioni devono notificare agli individui se le loro informazioni sensibili sono state o potrebbero essere state accessibili o utilizzate senza autorizzazione, fornendo dettagli sull’incidente, sui dati violati e sulle misure protettive adottate. L’esenzione si applica se le informazioni non sono previste causare danni sostanziali o inconvenienti agli individui esposti.
- Sviluppo di politiche e procedure scritte per la risposta agli incidenti: Le organizzazioni devono sviluppare, implementare e mantenere politiche e procedure scritte per un programma di risposta agli incidenti, includendo procedure per rilevare, rispondere e recuperare da accessi non autorizzati o dall’uso delle informazioni dei clienti.
- Estensione delle regole di salvaguardia e smaltimento: Queste regole si applicano a tutte le informazioni personali non pubbliche, comprese quelle ricevute da altre istituzioni finanziarie.
- Documentazione della conformità: Le organizzazioni devono documentare la conformità con le regole di salvaguardia e smaltimento, escludendo i portali di finanziamento.
- Allineamento della consegna annuale dell’avviso sulla privacy con il FAST Act: Questo prevede esenzioni in determinate condizioni.
- Estensione delle regole agli agenti di trasferimento registrati presso la SEC o altre agenzie regolatrici.
Implementazione e tempistiche
Gli emendamenti entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione nel Federal Register, la rivista ufficiale del governo federale degli Stati Uniti. Le organizzazioni più grandi avranno 18 mesi per conformarsi dopo la pubblicazione, mentre le entità più piccole avranno due anni.
Implicazioni e obiettivi
Questi aggiornamenti rappresentano una risposta alla trasformazione significativa della natura, scala e impatto delle violazioni dei dati negli ultimi 24 anni. Gary Gensler, presidente della SEC, ha dichiarato che questi emendamenti forniscono aggiornamenti cruciali a una regola adottata per la prima volta nel 2000, contribuendo a proteggere la privacy dei dati finanziari dei clienti.
Inoltre, la SEC ha introdotto nuove regole a dicembre, richiedendo a tutte le società pubbliche di divulgare eventuali violazioni che abbiano influito materialmente o che siano ragionevolmente probabili influire materialmente sulla strategia aziendale, sui risultati operativi o sulla condizione finanziaria.
Sicurezza Informatica
Kinsing sfrutta nuove vulnerabilità per espandere botnet cryptojacking
Tempo di lettura: 2 minuti. Il gruppo Kinsing sfrutta nuove vulnerabilità per espandere la botnet di cryptojacking, prendendo di mira sistemi Linux e Windows.
Il gruppo di cryptojacking Kinsing ha dimostrato la capacità di evolversi e adattarsi rapidamente, integrando nuove vulnerabilità nel proprio arsenale per espandere la botnet. Questi attacchi, documentati da Aqua Security, mostrano come Kinsing continui a orchestrare campagne di mining di criptovalute illegali dal 2019.
Campagne e vulnerabilità sfruttate
Kinsing utilizza il malware noto come H2Miner per compromettere i sistemi e inserirli in una botnet di mining di criptovalute. Dal 2020, Kinsing ha sfruttato varie vulnerabilità, tra cui:
- Apache ActiveMQ, Log4j, NiFi
- Atlassian Confluence
- Citrix, Liferay Portal
- Linux
- Openfire, Oracle WebLogic Server, SaltStack
Oltre a queste vulnerabilità, Kinsing ha utilizzato configurazioni errate di Docker, PostgreSQL e Redis per ottenere l’accesso iniziale ai sistemi, trasformandoli poi in botnet per il mining di criptovalute.
Metodi di attacco e infrastruttura
L’infrastruttura di attacco di Kinsing si suddivide in tre categorie principali: server iniziali per la scansione e lo sfruttamento delle vulnerabilità, server di download per lo staging dei payload e degli script, e server di comando e controllo (C2) che mantengono il contatto con i server compromessi. Gli indirizzi IP dei server C2 risolvono in Russia, mentre quelli utilizzati per scaricare script e binari si trovano in paesi come Lussemburgo, Russia, Paesi Bassi e Ucraina.
Strumenti e tecniche di evasione
Kinsing utilizza diversi strumenti per sfruttare i server Linux e Windows, inclusi script shell e Bash per i server Linux e script PowerShell per i server Windows. Il malware disabilita i servizi di sicurezza e rimuove i miner rivali già installati sui sistemi. Le campagne di Kinsing mirano principalmente alle applicazioni open-source, con una preferenza per le applicazioni runtime, i database e le infrastrutture cloud.
Categorie di programmi utilizzati
L’analisi dei reperti ha rivelato tre categorie distinte di programmi utilizzati da Kinsing:
- Script di Tipo I e Tipo II: utilizzati dopo l’accesso iniziale per scaricare componenti di attacco, eliminare la concorrenza e disabilitare le difese.
- Script ausiliari: progettati per ottenere l’accesso iniziale sfruttando vulnerabilità e disabilitando componenti di sicurezza specifici.
- Binari: payload di seconda fase che includono il malware principale Kinsing e il crypto-miner per minare Monero.
Prevenzione e misure proattive
Per prevenire minacce come Kinsing, è cruciale implementare misure proattive come il rafforzamento delle configurazioni di sicurezza prima del deployment. Proteggere le infrastrutture cloud e i sistemi runtime può ridurre significativamente il rischio di compromissioni.
Il gruppo Kinsing continua a rappresentare una minaccia significativa nel panorama della sicurezza informatica, dimostrando la capacità di adattarsi e sfruttare rapidamente nuove vulnerabilità. La protezione contro queste minacce richiede misure di sicurezza robuste e aggiornamenti continui delle configurazioni di sistema.
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