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Stake.com perde 41 milioni di dollari in attacco informatico
Tempo di lettura: 2 minuti. Il casino cripto Stake.com subisce un furto di 41 milioni di dollari a causa di un attacco hacker ai suoi portafogli ETH/BSC.

Il noto casino online basato su criptovalute, Stake.com, ha annunciato che i suoi portafogli caldi ETH/BSC sono stati compromessi, permettendo transazioni non autorizzate e risultando nella perdita di oltre 40 milioni di dollari in criptovalute. Nonostante l'attacco, la piattaforma ha rassicurato gli utenti che i loro fondi sono al sicuro e che tutti gli altri portafogli, che non sono stati direttamente colpiti dall'attacco, rimangono pienamente operativi.
Dinamica dell'attacco
Durante l'attacco, diversi utenti hanno segnalato su X che erano stati colpiti dalla situazione, trovandosi impossibilitati a effettuare depositi o prelievi su Stake.com. Tuttavia, Stake.com ha informato la sua comunità che i servizi sono stati ripristinati e che ora è possibile depositare e prelevare in tutte le valute nuovamente.
Gli investigatori della blockchain, PeckShield e ZachXBT, che hanno seguito la traccia del denaro, hanno riferito che gli hacker hanno sottratto 15.700.000 dollari in Ethereum e altri 25.600.000 dollari in Binance Smart Chain (BSC) e Polygon. Questo porta l'importo totale perso a causa dell'hack a 41.300.000 dollari, rendendo questo uno dei furti di criptovalute più redditizi finora nel 2023.
Sospetti e indagini in corso
L'importo sottratto dalla piattaforma di scommesse con sede a Curacao è abbastanza grande da sospettare l'intervento di attori minacciosi sponsorizzati dallo stato, sebbene non ci siano ancora prove in questa direzione e sia troppo presto per gli investigatori per trarre conclusioni sicure.
A luglio 2023, GitHub aveva avvertito che il gruppo di minacce Lazarus stava creando account falsi sulla piattaforma di hosting del codice per prendere di mira i dipendenti delle aziende di gioco d'azzardo online (tra gli altri) con ingegneria sociale e malware. Il noto gruppo di minacce nordcoreano, specializzato in grandi furti di criptovalute, ha avuto un anno molto prolifico, essendo stato collegato al furto di 35 milioni di dollari da Atomic Wallet a giugno, 60 milioni da Alphapo a luglio e altri 37,3 milioni da CoinsPaid sempre a luglio.
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Milioni di server di posta Exim esposti a attacchi Zero-Day RCE
Tempo di lettura: < 1 minuto. Milioni di server di posta Exim sono esposti a attacchi zero-day RCE a causa di una grave vulnerabilità, con l’assenza di una patch disponibile e la mancata risposta dal team di Exim.

Una grave vulnerabilità zero-day presente in tutte le versioni del software Exim mail transfer agent (MTA) può permettere ad aggressori non autenticati di ottenere l'esecuzione di codice remoto (RCE) su server esposti su Internet. Scoperta da un ricercatore di sicurezza anonimo e divulgata tramite l'iniziativa Zero Day di Trend Micro, il bug di sicurezza (CVE-2023-42115) è dovuto a una debolezza di scrittura fuori limite nel servizio SMTP.
Dettagli della vulnerabilità
Il difetto specifico esiste all'interno del servizio smtp, che ascolta sulla porta TCP 25 per impostazione predefinita. L'errore deriva dalla mancanza di una valida convalida dei dati forniti dall'utente, che può risultare in una scrittura oltre la fine di un buffer. Un aggressore può sfruttare questa vulnerabilità per eseguire codice nel contesto dell'account di servizio.
Mancata risposta dal Team di Exim
Nonostante ZDI abbia segnalato la vulnerabilità al team di Exim già nel giugno 2022 e abbia risentito il team a maggio 2023, gli sviluppatori non hanno fornito aggiornamenti sul progresso della patch, portando ZDI a pubblicare un avviso il 27 settembre, con dettagli sullo zero-day CVE-2023-42115.
Milioni di server esposti agli attacchi
I server MTA come Exim sono obiettivi altamente vulnerabili, principalmente perché spesso accessibili via Internet, fungendo da facili punti di ingresso per gli aggressori nella rete di un obiettivo. Secondo un sondaggio, Exim è installato su più del 56% di un totale di 602.000 server di posta raggiungibili su Internet, rappresentando poco oltre 342.000 server Exim.
Consigli per la mitigazione
Mentre una patch non è ancora disponibile per proteggere i server Exim vulnerabili contro potenziali attacchi, ZDI ha consigliato agli amministratori di limitare l'accesso remoto da Internet per sventare tentativi di sfruttamento in arrivo.
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Intellexa utilizza vulnerabilità Zero-Day per attaccare organizzazioni egiziane
Tempo di lettura: < 1 minuto. Intellexa sfrutta vulnerabilità zero-day per lanciare un attacco mirato contro organizzazioni egiziane, utilizzando una catena di exploit per installare spyware su iPhone e Android.

Intellexa, un'azienda israeliana di software spia, ha sfruttato tre vulnerabilità zero-day di Apple e una di Chrome per sviluppare una catena di exploit mirata a organizzazioni egiziane. Questo attacco ha permesso l'installazione del loro spyware “Predator” su dispositivi iPhone e Android.
Dettagli dell'attacco
L'attacco è iniziato con attacchi di tipo man-in-the-middle (MITM), intercettando gli utenti mentre tentavano di accedere a siti http. Gli utenti venivano poi reindirizzati verso un sito controllato dagli attaccanti, dove, se l'utente catturato era il bersaglio inteso, veniva reindirizzato a un secondo dominio dove veniva attivato l'exploit. Intellexa ha utilizzato tre vulnerabilità zero-day, ora corrette con l'aggiornamento iOS 17.0.1, per eseguire codice remoto, bypassare la validazione dei certificati e ottenere un aumento dei privilegi nel kernel del dispositivo.
L'Exploit su Android
Anche i telefoni Android sono stati presi di mira da Intellexa, utilizzando attacchi MITM e link inviati direttamente ai bersagli. In questo caso, è stata sfruttata una singola vulnerabilità in Google Chrome, che permetteva agli attaccanti di eseguire codice arbitrario su una macchina ospite tramite una pagina HTML appositamente creata.
Implicazioni e conseguenze
Questi attacchi rappresentano un ulteriore esempio dei danni causati dai fornitori di software di sorveglianza commerciale e delle minacce che essi rappresentano non solo per gli individui, ma per la società nel suo complesso. La scoperta di questi exploit costringerà gli attaccanti a sostituire quattro delle loro vulnerabilità zero-day, costando loro tempo, denaro e risorse.
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Lazarus attacca un’azienda aerospaziale con il nuovo malware LightlessCan
Tempo di lettura: 2 minuti. Gli hacker Lazarus attaccano un’azienda aerospaziale con il nuovo malware LightlessCan, utilizzando false opportunità di lavoro e LinkedIn per infiltrarsi nella rete aziendale.

Il gruppo di hacker nordcoreano ‘Lazarus' ha preso di mira i dipendenti di un'azienda aerospaziale situata in Spagna, utilizzando false opportunità di lavoro per infiltrarsi nella rete aziendale con un backdoor precedentemente sconosciuto chiamato ‘LightlessCan'. Gli hacker hanno utilizzato la loro campagna in corso “Operation Dreamjob”, avvicinando un obiettivo su LinkedIn e ingaggiando un falso processo di reclutamento che, a un certo punto, ha richiesto alla vittima di scaricare un file.
Catena di attacco Lazarus

L'attacco è iniziato con un messaggio LinkedIn da un attore di Lazarus che fingeva di essere un reclutatore di Meta (Facebook) di nome Steve Dawson. In seguito, alla vittima è stato chiesto di dimostrare la sua competenza in programmazione C++ scaricando alcuni quiz condivisi come eseguibili all'interno di file ISO. Una volta lanciati questi eseguibili, un payload aggiuntivo è stato silenziosamente rilasciato sul computer della vittima, permettendo agli hacker di infiltrarsi nella rete aziendale per condurre cyber spionaggio.
Backdoor LightlessCan

Secondo ESET, LightlessCan è il successore di BlindingCan, basato su somiglianze nel codice sorgente e nell'ordinamento dei comandi, presentando una struttura di codice più sofisticata e una funzionalità migliorata. La versione campionata dall'attacco all'organizzazione aerospaziale spagnola è la 1.0, con supporto per 43 comandi. Tuttavia, ESET afferma che ci sono altri 25 comandi nel codice che non sono ancora stati implementati.
Conclusione
La scoperta sottolinea che l'Operation Dreamjob di Lazarus non è guidata solo da obiettivi finanziari, come il furto di criptovalute, ma comprende anche obiettivi di spionaggio. Inoltre, l'introduzione di un nuovo payload sofisticato, il LightlessCan, è uno sviluppo preoccupante per le organizzazioni che potrebbero trovarsi nel mirino del gruppo di minacce nordcoreano.
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