Un recente studio condotto dall’organizzazione finlandese Protect Children ha scoperto che quasi la metà delle persone che cercano e visualizzano materiale di abuso sessuale su minori (CSAM) su internet cerca poi un contatto diretto con un bambino dopo aver visto il materiale. La ricerca solleva interrogativi sulle misure preventive e sulla lotta a questo fenomeno in crescita.
Un aumento preoccupante dei casi di CSAM in Germania
Il 51% dei partecipanti allo studio ha affermato di aver visto per la prima volta il materiale di abuso sessuale su minori in modo accidentale, mentre il 70% erano minori quando vi hanno avuto accesso per la prima volta. In Germania, la quantità di materiale di questo tipo ospitato è aumentata drammaticamente, quasi decuplicando tra il 2020 e il 2022, rendendo il paese uno dei maggiori ospitanti di CSAM nell’UE.
La controversa proposta dell’UE per combattere il CSAM
Nel maggio 2022, la Commissione Europea ha presentato una legislazione per combattere la diffusione online e offline di CSAM. La proposta dell’UE ha generato polemiche, in quanto introduce la possibilità per le autorità giudiziarie di analizzare i messaggi privati alla ricerca di contenuti sospetti. La Germania si è opposta a tale misura, ritenendo che possa compromettere la crittografia end-to-end.
L’importanza della prevenzione e della riabilitazione
Secondo Konstantin Macher dell’ONG Digitalcourage, i decisori politici dovrebbero concentrarsi sulla prevenzione e sulla riabilitazione, in particolare per coloro che hanno espresso il desiderio di smettere di cercare, utilizzare o condividere materiale CSAM o materiale illegale violento. L’investimento in misure preventive è fondamentale per evitare che queste persone (ri)commettano reati.
Servizi di supporto clinico e iniziative di prevenzione
In Germania, il Prevention Project Dunkelfeld offre terapia gratuita a coloro che hanno desideri sessuali nei confronti dei bambini. Anche l’ONG Protect Children ha pubblicato ricerche sull’importanza dell’aspetto preventivo. Tuttavia, alcuni sostengono che la proposta dell’UE sia insufficiente in questo senso e indirizzi le risorse nella direzione sbagliata.
