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Twitter banna ElonJet: Musk non mantiene la parola data al segugio dei suoi voli privati

Tempo di lettura: < 1 minuto. Twitter sospende l’account che segue il jet del miliardario ha parlato di “impegno per la libertà di parola”

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L’account Twitter che tracciava i voli degli aerei privati del miliardario Elon Musk è stato sospeso. Jack Sweeney, uno studente della University of Central Florida che gestiva @ElonJet, ha confermato la sospensione, pubblicando uno screenshot che mostra che l’account è stato “permanentemente sospeso” dopo un “attento esame”. Il tuo account è permanentemente in modalità di sola lettura, il che significa che non puoi twittare, retwittare o mettere “Mi piace” ai contenuti. Non potrai creare nuovi account”, si legge.

Questo avviene dopo che Sweeney ha affermato che il 2 dicembre un dipendente anonimo di Twitter gli ha spiegato che il suo account era “visibilità limitata/limitata a un livello severo internamente”. “Elon potrebbe aver detto a Ella Irwin di farlo”, ha dichiarato lunedì al New York Post. “Non so quale sia stata la causa. Molto probabilmente è stato lui, presumo”. Questo è avvenuto poche settimane dopo che Musk aveva scritto di non aver bannato l’account @ElonJet a causa del suo “impegno per la libertà di parola”. Musk ha acquistato Twitter in ottobre per 44 miliardi di dollari ed è diventato amministratore delegato della società. “Il mio impegno per la libertà di parola si estende anche a non vietare l’account che segue il mio aereo, anche se ciò rappresenta un rischio diretto per la sicurezza personale”, ha twittato il 6 novembre. A gennaio, il New York Times ha riferito che Musk ha inviato un messaggio diretto a Sweeney dicendo che gli avrebbe dato 5.000 dollari per rimuovere l’account perché era un “rischio per la sicurezza”. Tuttavia, Sweeney ha risposto che avrebbe preso in considerazione l’idea di farlo solo in cambio di 50.000 dollari e di uno stage in una delle sue aziende e Musk avrebbe bloccato Sweeney, secondo quanto riportato dal Protocollo.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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