In mezzo all’entusiasmo generato dal lancio dell’iPhone 15, emergono notizie preoccupanti riguardanti il divieto imposto da alcune agenzie governative cinesi sull’uso degli iPhone. La Casa Bianca ha recentemente risposto a questi presunti divieti, definendoli come una “ritorsione inappropriata”. Questa situazione mette in luce una nuova fase di tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina, con particolare attenzione alla posizione delle aziende statunitensi nel mercato cinese.
Primi segnali di un divieto su prodotti tecnologici stranieri
La Wall Street Journal è stata la prima a riportare che alcune agenzie governative cinesi hanno iniziato a vietare l’uso di iPhone e altri dispositivi tecnologici stranieri ai loro dipendenti. Bloomberg ha successivamente confermato che il divieto sarebbe destinato ad estendersi ad altre agenzie governative nel prossimo futuro.
John Kirby, portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, ha espresso preoccupazione per questa mossa, definendola come parte di una serie di “ritorsioni aggressive e inappropriate” che le aziende statunitensi hanno già sperimentato in Cina in passato. Queste dichiarazioni segnano la prima volta in cui la Casa Bianca interviene ufficialmente su questi rapporti di divieto di iPhone in Cina.
La risposta del governo cinese
Il governo cinese, da parte sua, ha respinto le notizie relative al divieto di iPhone, pur criticando Apple per le “numerose esposizioni mediatiche di incidenti di sicurezza” legati ai suoi telefoni. Al momento, la situazione appare piuttosto incerta, con Apple che ancora non ha affrontato le notizie del presunto divieto di iPhone in Cina.