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Giornalisti, analisti e tifosi: chi sono gli analfabeti funzionali del caso Wagner

Tempo di lettura: 6 minuti. Dal Colpo di Stato, alla Guerra Civile compresa la destituzione di Putin. La giornata

Tempo di lettura: 6 minuti.

L’esercito privato della Wagner fa marcia su Mosca ed il popolo della rete festeggia l’avanzata di quelli che fino a ieri erano i veri nazisti del conflitto ucraino. Le notizie che sono corse nella giornata dell’assedio a Mosca possono essere sintetizzate in questo modo:

  • Prigozhin, capo della Wagner, occupa Rostov a 500 km dalla capitale Mosca e dichiara di voler arrivare fino al Cremlino per supportare una protesta più ampia.
  • Nel corso del tragitto previsto, calcolato in 20 ore, nessuno si oppone alla Wagner in marcia quantificata in 25.000 unità. L’aspetto singolare è che a morire sono 15 soldati russi.
  • Nel frattempo a Mosca si schierano i carri armati in piazza ed il sindaco definisce la situazione “preoccupante”.
  • Ci sono notizie che trattano l’allarme della popolazione e la fuga degli oligarchi in quel di San Pietroburgo, compreso Putin che avrebbe staccato il transponder per far perdere le sue tracce. Notizie dei supermercati presi d’assalto a Mosca e di voli aerei alle stelle in partenza dalle pendici del Cremlino.
  • Si rincorrono le voci di una rivolta dei mercenari che sfocia in una guerra civile e di una imminente catastrofe russa con annessa vittoria Ucraina in via di una controffensiva migliore di quella annunciata nei mesi precedenti che però nei fatti non ha ottenuto successo.
  • Putin fa un video alla nazione dove chiede a Wagner di spegnere la protesta e di farlo in tempo per aver salva la pelle perchè si tratta di un tradimento alla nazione.
  • Nel corso della giornata verso le 18.30 si apprende che, arrivati a 200 km di distanza da Mosca, Prigozhin si ferma e grazie al premier bielorusso Lukhashenko trova una strategia d’uscita e ospitalità a Minsk.

L’allarme rientra, ma le perplessità che questo evento riconduce a Putin e alla Russia sono tante e non di certo positive nell’immaginario collettivo oppure la lettura è ancora prematura e bisognerà aspettare i prossimi giorni per comprendere effettivamente quali rapporti la Wagner intratterrà con la Russia senza Prigozhin oppure senza Shiougu

Matrice Digitale ha in esclusiva raccolto le analisi calde espresse dagli influencer dell’una e dell’altra parte. Al netto di profili “civili” ed ironici, c’è chi ha invece ha fatto della partigianeria una sua ragione di vita da quando è esploso il conflitto in Ucraina, dedicando le proprie attenzioni a coloro che si sono sempre posti in modo dubbioso sulla narrazione della guerra a cui sono risposte accuse di terrapiattismo e putinismo.

L’analisi

Matrice Digitale ha analizzato i tweet pubblicati in data 24 giugno contenenti le parole chiave Putin, Mosca, Prigozhin e Russia raccogliendo un dataset da 35.969 tweets, 516.647 like, 76.760 condivisioni, 62.188 commenti e 6.638 citazioni.

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Ad aver incassato più consensi sui tweet a caldo della situazione occorsa in quel di Rostov sono stati diversi analisti, giornalisti e profili di semplici utenti che si sono divisi tra attività di analisi mostrando la propria preparazione nel valutare attentamente lo scenario e pressapochismo o addirittura fanatismo in alcuni casi.

Il giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni è colui che ha riscosso più successo seguito dagli account di Daniele Angrisani e Dario d’Angelo. Per avere una voce più distaccata sulla vicenda bisogna attendere il quarto posto con il profilo comandante nebbia. Chiude all’ultimo Tommaso Montanari autore di un unico tweet che ha riscosso molto successo tra i “pacifinti” e “putinvhester”.

I tweet di successo che invitano a deridere gli avversari delle proprie idee

Ma cosa hanno twittato in occasione della giornata più calda per la Russia da un anno a questa parte i protagonisti del mondo dell’informazione, della scienza e dei social sulla piattaforma di Musk?

Jacopo Iacoboni della Stampa ha avuto successo con il suo primo tweet seguito da altri che hanno raccontato gli eventi della giornata:

A questo punto urge qualche osservatore italiano che ci spieghi ancora che la Russia sta vincendo, che senza la “trattativa di pace” la guerrra non finirà mai, che la controffensiva ucraina non funziona, che la guerra è colpa della NATO E magari che Wagner è pagato dalla Cia“. Alle ore 9,49, la prima reazione è stata quella di un successo militare e di intelligence dell’Occidente.

Sorprende che il tenore del post sia simile a quello twittato dal consulente del Governo italiano Vittorio Emanuele Parsi (quello più gradito con 5 mila like circa) che riferisce alle 9.26 “Perché il potere in Russia era solido e a Bucha era una farsa. Aspettiamo scuse che non avremo mai dai fanta analisti pro Putin“.

Anche il direttore del Foglio Claudio Cerasa continua alle 13.40 con la falsa riga del “Dicevano che la Russia era invincibile. Che aiutare l’esercito ucraino era suicida. Che le milizie di Putin erano inscalfibili. Che sostenere Kyiv con le armi significava solo prolungare la guerra. Ore brutte per i cavalli di troia del putinismo. Disorientati e smarriti: panico

Strategia molto più intelligente quella del suo sottoposto Giovanni Rodriguez che punta sull’operazione simpatia mettendo i mezzo i complotti alle ore 10.14 e pubblicando “Prigozhin, pagato da Soros e Rothschild, con l’aiuto di Oms e Bill Gates, sta attaccando Mosca. I soldati Wagner, vaccinati e dotati di microchip, sono stati attivati tramite 5G e indirizzati contro Putin, il nostro messia del nuovo ordine multipolare. Mi porto avanti col lavoro.”

Anche il giornalista David Carretta si espone contro i nemici italiani festeggiando la caduta di Mosca con un pizzico di ironia alle ore 10.16: La narrazione di pacifinti e putinisti sarà: preferite il macellaio Prigozhin alla stabilità di Putin

A prendere le distanze da questo sistema condiviso dagli influencer della guerra c’è David Puente che alle ore 11.46 richiama molti all’ordine perchè “L’idea che si possa “tifare” ed elogiare Prigozhin mi fa orrore, stiamo solo assistendo a uno scontro tra mostri dove il più forte e violento avrà la meglio.

I più menzionati

Quelli più menzionati dal pubblico sono stati diversi dai twittatori seriali della guerra e precisamente Ultim’ora.net, Sky Tg 24 e Radio Radicale seguiti da Giorgio Beretta, Toni Capuozzo e Nello scavo.I personaggi citati nella top 20 sono molti direttori di destra, parlamentari scettici sulla gestione della guerra e politici pacifisti e questo indica un “accanimento social” verso coloro che sono stati dall’altra parte del pensiero. Sarà un gioco delle parti, ma è evidente che questa azione sia frutto anche dei tweets che invitavano a cercare i pacifinti putiniani mentre crollava la Russia.

L’invasione di Mosca in chiacchiere

Le parole più utilizzate nel conflitto sono state prighozin scritto in modi anche diversi perchè errati, si è sfruttato l’hashtag internazionale russiancivilwar, ma sono stati citati soprattutto molti mezzi di informazione come Inonda e Quarta Repubblica oltre ai vari tg e a la7. I nomi di Medvev e quelli di Berlusconi sono i più frequenti oltre a quello dei protagonisti della storia.

Ci sono state notizie false date agli utenti?

La notizia del Colpo di Stato è una informazione falsa, il termine è stato preso come riferimento da più elementi e non trova una certezza fattuale. Quanto accaduto non può nemmeno considerarsi un tentativo di Colpo di Stato. Non è un caso che ad annunciarlo come tale sia stato il profilo parodia dell’ambasciata russa in Italia con tanto di lista di proscrizione annessa. I tweet più letti hanno trattato in modo diverso la vicenda, ma è chiaro l’approccio di chi come Iacoboni ha dato per certo il colpo di stato e chi come Capuozzo lo abbia descritto “presunto”. Caduta di stile anche per il profilo OSINT-I che in qualità di esperto di intelligence avrebbe dovuto attendere maggiori risvolti prima di usare il termine colpo di stato.

Ambasciata Russa in Italia ᵖᵃʳᵒᵈʸ🇷🇺 Colpo di Stato in corso in Russia. La brigata Wagner ha invaso Rostov, città russa.

Prime reazioni in Italia di Luca Telese, Orsini, Santoro, Vauro, Giuseppi Conte, Salvini, DiCesare, Ovadia, Dibba: “Non siamo mai stati Putiniani, scherzavamo, siamo sempre stati pro ucraina”.
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Il Bastian fratinoVideo incredible col tipo che pulisce la strada nel bel mezzo di un colpo di Stato

#Russia #Wagner
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Il Grande FlagelloColpo di stato in Russia e su La7 un documentario su Putin.
Colpo di Stato in Russia e in Russia un documentario su Berlusconi.
1127
In this postoScusate, spostate un attimo il colpo di stato, che tolgo la polvere da sotto.
#Wagner #Prigozhin
https://t.co/RjIREfrcoW
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andrea minuzIl palinsesto ora:
Twitter: colpo di Stato in Russia
Instagram: tutti i dress-code della Santanchè
RaiUno: “Un mare di aumenti per ombrelloni e lettini”
Canale5: Speciale Acqua di Giò
Rete4: I Cesaroni
La7: Omnibus dibattito Mancano i taxi a Roma (si saranno uniti alla Wagner?)
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jacopo iacobonicmq, a parte un colpo di stato, a parte l’avvicinamento rapido a Mosca di un esercito di combattenti con esperienza decennale nei teatri di guerra più sporca del pianeta, a parte la controffensiva ucraina che in ogni caso avanza, per la Russia le prospettive sono davvero buone.854
VirnaLA SAGGEZZADI @tonicapuozzo1″

“Oggi è evidente la delusione dell’Occidente, questo presunto colpo di stato si è rivelato un ammutinamento. #Putin oggi è sicuramente più forte di 24 ore fa”
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Il Fatto Putiniano3 ore prima che #Prigozhin tentasse il colpo di Stato su Mosca, il PUB (Palombaro Unico Barzellettiere) vedeva allinearsi elementi per l’escalation… in Ucraina.
Come se la realtà volesse ogni volta non solo smentire ‘sti soggettoni, ma proprio svergognarli.

#PutinIsaWarCriminal
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OSINT-ICosa significherà per la guerra in #Ucraina il colpo di stato di #Prigozhin?
Potenzialmente, la catastrofe per le forze 🇷🇺.
Perché? Le forze 🇷🇺 in 🇺🇦 sono sostanzialmente tagliate fuori da ogni possibile rotta di rifornimento.
Tutte le linee ferroviarie vitali per la 1/4
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La curiosità

Nel giorno dell’invasione di Mosca, l’ex allenatore di Juve e Napoli Allegri è stato non protagonista indiscusso tra mille sorprese nel dibattito social. Il suo accostamento alla società araba sfumato in poco tempo e l’impossibilità del pubblico juventino di disfarsene velocemente, hanno accostato Allegri al conflitto russo.

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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