OSINT
USA, lo scraping è legale. Sconfitti Microsoft e Linkedin

Colpo alla privacy degli utenti. Lo scraping dei dati dai profili online di LinkedIn è legale secondo quanto riferito dalla Corte d’appello degli Stati Uniti dice a Microsoft.
Una corte d’appello degli Stati Uniti è intervenuta in una pratica online controversa che per molte persone e organizzazioni ha grandi implicazioni per la privacy in futuro.
Il Nono Circuito d’Appello degli Stati Uniti ha stabilito che il web scraping dei dati pubblicamente accessibili è legale. Questo è un colpo per Microsoft e la sua unità LinkedIn, che aveva sfidato il processo, dicendo che la pratica mette in pericolo la privacy degli utenti.
Lo scraping dei dati è un argomento delicato per Microsoft, in quanto nel giugno dello scorso anno LinkedIn è stato costretto a negare di aver subito una violazione dei dati, dopo che i dati personali di 700 milioni di utenti LinkedIn sono stati trovati in vendita sul dark web.
LinkedIn, va ricordato, era stato al centro dell’accusa di violazione dei dati nell’aprile 2021, quando un archivio contenente dati raschiati da 500 milioni di profili LinkedIn è stato messo in vendita su un popolare forum di hacker, con altri 2 milioni di record trapelati come prova dall’autore del post.
I dati trovati in vendita sul dark web includevano nomi completi; indirizzi email; numeri di telefono; indirizzi fisici; record di geolocalizzazione; nome utente e URL del profilo LinkedIn; esperienza personale e professionale/background; generi; e altri account e nomi utente dei social media.
LinkedIn tuttavia l’anno scorso ha negato che questi dati in vendita sul dark web fossero il risultato di una violazione dei dati, ma che fossero piuttosto dovuti al web scraping.
“Vogliamo essere chiari sul fatto che questa non è una violazione dei dati e nessun dato privato dei membri di LinkedIn è stato esposto“, ha detto la rete nel giugno 2021.
“La nostra indagine iniziale ha scoperto che questi dati sono stati raschiati da LinkedIn e da altri vari siti web e includono gli stessi dati riportati all’inizio di quest’anno nel nostro aggiornamento sullo scraping di aprile 2021.”
LinkedIn sta cercando di affrontare il web scraping da un po’ di tempo.
Nel 2017, ha inviato una lettera di cessazione e desistenza al CEO di HiQ Labs, che secondo Forbes, utilizza i dati raschiati dalle sezioni pubbliche di LinkedIn per creare rapporti utili ai clienti aziendali, identificando quali dei loro dipendenti hanno maggiori probabilità di licenziarsi e quali hanno maggiori probabilità di essere presi di mira dai reclutatori.
La lettera di diffida di Microsoft ha avvertito HiQ che il social network incentrato sul business ha implementato “misure tecniche” per impedire all’azienda di accedere al sito.
Dopo che LinkedIn ha inviato la sua lettera di cessazione e desistenza nel 2017, HiQ avrebbe chiesto alla Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California di emettere un’ingiunzione che impedisse a LinkedIn di interferire con le sue pratiche di data-scraping, o di “abusare della legge per distruggere il business di HiQ.”
Secondo Forbes, nel 2019 la Corte d’Appello ha emesso un’ingiunzione preliminare che impedisce a LinkedIn di impedire a HiQ Labs di accedere ai profili dei membri LinkedIn pubblicamente visibili.
Microsoft ha presentato una petizione alla Corte Suprema per la sentenza della Corte d’Appello, chiedendo loro di rivedere la decisione.
Tuttavia Forbes ha riportato che la Corte Suprema ha rifiutato di ascoltare il caso, e invece ha ordinato alla Corte d’Appello di annullare la sua precedente sentenza e riconsiderare il caso.
E questo ci porta a questa settimana, quando lunedì la Corte d’Appello ha confermato la sua decisione del 2019.
Ha citato il rischio di HiQ di uscire dal business se bloccato dal raschiamento dei dati di LinkedIn.
Un portavoce di LinkedIn ha descritto la sentenza della Corte d’Appello come deludente.
E un portavoce di LinkedIn ha indicato che l’azienda intende continuare a perseguire il caso, sottolineando che il caso è “lontano dalla fine“.
OSINT
5 strumenti OSINT gratuiti per la ricerca sui social media
Tempo di lettura: 3 minuti. Una panoramica di alcuni strumenti utili per la raccolta e l’analisi di dati pubblicamente disponibili da Twitter, Facebook e altre piattaforme di social media.

I siti di social media sono una fonte quasi inesauribile di informazioni che quasi chiunque può utilizzare per la ricerca sulla sicurezza e l’intelligence, così come per le campagne di marketing. Le piattaforme permettono a chiunque di saperne di più su altre persone, i loro interessi, esperienze e affiliazioni, mentre le organizzazioni possono facilmente esaminare i siti per ottenere informazioni sul sentiment dei clienti o per prevedere il comportamento dei consumatori. Non sorprende quindi che tecniche come l’Intelligence da Fonti Aperte (OSINT) siano sempre più popolari. Oggi esistono numerosi strumenti che automatizzano la raccolta e l’analisi dei dati pubblici sugli utenti di Internet. Queste tecniche vengono anche applicate specificamente per l’intelligence sui social media, a volte chiamata SOCMINT.
Namechk

Iniziamo con il più semplice. Oltre a controllare la disponibilità di un nome utente su varie piattaforme online, Namechk ti permette di cercare facilmente le personalità online di una persona. Per fare questo, basta inserire un nome utente e Namechk esaminerà molteplici piattaforme online per trovare profili utente che corrispondono alle informazioni fornite. Questo è utile per ricercatori, giornalisti, aziende e agenzie governative che cercano di raccogliere informazioni online su una persona o per persone che cercano di riconnettersi con amici o conoscenti perduti da tempo.
Sherlock

Sherlock è uno strumento open-source, a riga di comando, sviluppato in Python che, molto simile a Namechk, cerca un particolare nome utente sui social network più popolari prima di restituire i link ai profili. Non ha interfaccia ed è accessibile tramite un terminale di comando Windows, Linux o MacOS. Per ulteriori informazioni e indicazioni sull’installazione, consulta il repository GitHub del Progetto Sherlock.
accountanalysis

accountanalysis viene utilizzato per eseguire ricerche OSINT con un focus su Twitter. Produce un rapporto che è una visione d’insieme dell’account, inclusi i suoi follower e gli account seguiti, la frequenza dei tweet, il numero di interazioni, i momenti di maggiore attività, gli hashtag più utilizzati e molti altri.
Maltego
Maltego è uno degli strumenti più conosciuti e potenti nel mondo dell’OSINT. Utilizza grafici per rappresentare le informazioni, che permettono di creare diagrammi di relazione per identificare modelli e scoprire connessioni nascoste. Si distingue anche per il numero di fonti che utilizza.
I social media come motori di ricerca
Ok, questo non è realmente quello che si penserebbe come uno strumento OSINT, ma lefunzionalità di ricerca integrate nei siti di social media possono fungere da potenti risorse per la raccolta di informazioni – senza lasciare l’app stessa. Questo è particolarmente vero se l’obiettivo della tua ricerca è una persona vicina o famosa. Alcune opzioni utili sono:
- Ricerca del profilo: Cerca il nome completo e altri dettagli rilevanti della persona che stai cercando per trovare il suo profilo sul social network e visualizzare la sua attività pubblica, come i suoi post e le foto condivise.
- Ricerca di hashtag: Usa hashtag rilevanti per trovare post correlati alla persona che stai cercando. Ad esempio, se stai cercando informazioni su un evento, è possibile cercare l’hashtag associato a quell’evento e vedere se la persona ha condiviso informazioni su di esso.
- Ricerca di gruppi: Controlla se la persona che stai cercando è membro di qualsiasi gruppo sul social network, poiché ciò può fornire ulteriori informazioni sui suoi interessi e attività.
- Ricerca di menzioni: Cerca menzioni della persona che stai cercando sul social network, per vedere se altre persone stanno parlando di lei e ottenere ulteriori informazioni sulla sua reputazione online e le relazioni.
OSINT
Russia contro Ucraina: Guerra di Propaganda, analisi OSINT del conflitto sui social
Tempo di lettura: 6 minuti. Un anno di confronto social sulla guerra Ucraina:
Quale narrazione ha vinto?
Chi sono gli Influencer della Guerra?

Il conflitto ucraino ha compiuto un anno dal quando, il 24 febbraio 2022, l’esercito del Cremlino ha invaso i territori di competenza del presidente Zelensky. Il dibattito italiano, nelle tv e nei social, è stato animato e a tratti feroce. Matrice Digitale ha svolto un’analisi dei Tweets sul dibattito politico utilizzando il suo software Anthares.
Metodo d’analisi
La ricerca è stata sviluppata raccogliendo i tweets che vanno dal 24 febbraio 2022 al 22 febbraio 2023 contenenti le seguenti parole chiave: russia, ucraina, zelensky, putin, guerra. Con questo metodo è stato sviluppato un dataset di 5.510.384 tweets che hanno generato
57.747.978 di mi piace, 11.316.876 di condivisioni, 1.088.420 di citazioni ed 8.228.378di commenti.
I protagonisti del conflitto
I protagonisti del conflitto sono coloro che figurano più volte nei tweets che compongono il dataset ed i dati sono eloquenti per arrivare ad una conclusione abbastanza elementare: Putin e la Russia sono i protagonisti della guerra superando l’Ucraina invasa nelle citazioni ed il presidente Zelensky, è stato relegato ad un ruolo di ultimo piano nonostante la pubblicità mediatica di cui ha goduto a reti unificate.
Parola chiave | Risultato |
Putin | 1.657.426 |
Russia | 1.465.363 |
Putin e Russia | 245.900 |
Ucraina | 1.381.871 |
Zelensky | 319.078 |
Zelensky and Ucraina | 82.257 |
Politica italiana
La politica italiana havisto come protagonista indiscusso il premier Mario Draghi, seguito da Matteo Salvini, dapprima senatore poi Ministro alle Infrastrutture del Governo. Giorgia Meloni al terzo posto. Guido Corsetto è più citato del suo predecessore alla Difesa Lorenzo Guerini, mentre Luigi di Maio, Ministro degli Esteri, è stato più nominato rispetto al collega Tajani subentrato con il nuovo governo. Berlusconi, meno citazioni rispetto al clamore mediatico che ha avuto sugli organi di informazione, ma sempre presente.
Parola Chiave | Risultato |
Draghi | 129.357 |
Salvini | 112.419 |
Meloni | 97.270 |
Berlusconi | 48.335 |
Crosetto | 40.215 |
Di Maio | 34.165 |
Tajani | 8.880 |
Guerini | 5.935 |
Protagonisti estero
Nel dibattito pubblico italiano la guerra ha visto tre sfere importanti come Usa, Nato ed Europa ottenere le maggiori citazioni del pubblico. Il dato cinese è importante se si considera la poca attività sul fronte del conflitto anche in termini diplomatici su cui si è costruito un vociare basato su analisi e non su molte dichiarazioni del suo alto rappresentate Jinping. Turchia ha avuto maggiore successo di Israele se consideriamo i 2 paesi ufficiali nella mediazioni, ma chi è stato discusso più di tutti tra i “neutri è Papa Francesco con il vaticano. Tra Svezia e Finlandia, è Sanna Marin che ha fatto parlare più del suo paese rispetto alla collega. Poche le citazioni per il BRICS, nord corea e Iran che condivide lo stesso interesse pubblico dell’India
Parole Chiave | Risultato |
“USA” o “Stati Uniti” o “Biden” | 410.482 |
Nato o Stoltenberg | 298.001 |
Europa o Metsola o Von Der Leyen | 129.173 |
Cina o Xi jiping | 115.291 |
Germania o Scholz | 57.108 |
Francia o Macron | 50.145 |
Papa o Vaticano | 46.019 |
Turchia o Erdogan | 35.902 |
Finlandia o Sanna o Marin | 23.899 |
Israele o Bennet o Netanyahu | 19.824 |
Iran | 15.978 |
India | 12.439 |
Corea del Nord or Nordcorea o Kim | 8.985 |
Brics | 4.163 |
Hashtag di Guerra

Gli hashtag più utilizzati hanno interessato la sciagurata protagonista di questa guerra: l’Ucraina. Putin supera di poco la Russia ottenendo un valore di coppia pressoché simile a quello del binomio Ucraina e Zelensky. Nato è il primo attore non protagonista seguito dagli USA. Draghi il politico italiano più discusso seguito da Biden. Putin criminale di guerra #putinwarcriminal è lo slogan di bandiera degli oppositori web del Cremlino e della sua guida politica.
Acchiappalike: chi ha preso più Mi piace parlando della guerra

Giornalisti o propagandisti? Il confine sottile tra mondo dell’informazione giornalistica e quella di opinione è stato abbondantemente superato, tanto da mettere sull’attenti molti cittadini italiani nel pesare bene le informazioni provenienti dagli organi di informazione. Al primo posto abbiamo il giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni, autore di numerosi saggi che parlano degli scandali italiani ed esteri del Cremlino e supporter del credo Atlantista, al pari di Giovanni Rodriguez, noto al grande pubblico per il suo interesse particolare nel denigrare le dichiarazioni di Orsini, e Luciano Capone de Il Foglio da sempre sostenitore del conflitto Ucraino e delle posizioni Atlantiche di fornire armamenti all’Ucraina. Al terzo posto Daniele Angrisani, fondatore di Elezioni Usa e cronista di “Ucraina” per FanPage. Un utente semplice, Gianluca, che ha come suo interesse quello di supportare la vittoria dell’Ucraina dai social. Per osservare qualche voce fuori dal coro, Diego Fusaro, filosofo e vicino alle posizioni russe e grande estimatore di Dugin. Tra i mediatori, invece, Papa Francesco è appena settimo con i suoi messaggi di pace tra i due popoli. L’agenzia ANSA è considerata come organo di informazione più gradito seguito dal profilo UltimeNotizie e TgCom24 è la testata web di “mainstream” più gradita. Il giornalista di guerra Nico Piro, avverso alle narrazioni a senso unico che provengono da Kiev, è presente in classifica a bilanciare i supporters della guerra a oltranza. L’unico politico presente è il “twittatore seriale” Carlo Calenda. La sfida tra pro russia – pacifisti e pro nato, pro guerra e pro resistenza al femminile è persa dalla giornalista Marta Ottaviani schiacciata tra gli utenti Valeria S. che la procede e Sabrina F. che la segue.
Più menzionati dal pubblico

I profili che hanno guadagnato maggiori menzioni sono stati quelli del più gradito Jacopo Iacoboni, seguito dal Fatto Quotidiano, schierato apertamente contro la guerra e le scelte europee in linea conla NATO e gli USA. Giorgia Meloni ed Enrico Letta sono i politici più interpellati dal pubblico . La classifica delle testate più “virali”tirate in ballo” è Fatto, ANSA, Repubblica, Corriere, La Stampa TgCom24. Fusaro è l’intellettuale più “considerato” dal pubblico nel bene e nel male mentre i politici dopo la Premier e l’ex leader del PD più tirati in ballo sono Salvini, Crosetto, Calenda e Conte. C’è posto anche il PD e per l’Ambasciata Russa in Italia ed il giornalista di Cartabianca Marco Fattorini.
Più commentati

L’Ansa è il riferimento italiano dei commenti alle notizie di guerra seguita da TgCom24. Ricordiamo al lettore che il numero di commenti è nella maggior parte dei casi è sintomo di dissenso nei confronti della notizia e del pensiero espresso. Non è un caso che le posizioni di Iacoboni, Letta, Rodriguez e Fusaro sono tutto che tranne bipartizan. Guido Crosetto è in procinto di superare Luigi di Maio sulla guerra. La curiosità è che l’Italia ha esposto con Draghi il Ministro degli Esteri mentre la Meloni quello della Difesa.
I più virali

Chi è stato condiviso di più? Iacoboni guida la classifica confermando la solidità del suo primato seguito da Ultime Notizie e Ansa. Diego Fusaro fa da contraltare alle posizioni del giornalista della Stampa mentre i due profili pro Russia, Valeria e Sabrina S., stringono nella mora Giovanni Rodriguez. Si confermano coinvolgenti come new entry anche Francesca Totolo de Il primato Nazionale e Davide Scifo che condivide estratti degli interventi sul tema nelle trasmissioni televisive.
Conclusioni
Il dibattito sulla guerra ha diviso di molto il paese italico tra notizie, opinioni mascherate da notizie, disinformazione e molta fatica tra le testate giornalistiche di porsi al di sopra delle parti. E’ positivo il fatto che l’ANSA sia stato un punto di riferimento per molti, così come è chiaro leggendo i dati che chi ha più remato verso una direzione o l’altra è stato premiato nel dibattito pubblico sia nel bene sia nel male. Dopo un anno di conflitto ucraino sarebbe curioso analizzare nello specifico le dichiarazioni dei maggiori influencer per tracciare il grado di informazione separandolo da quello di opinione. C’è però un dato molto eloquente che viaggia al di fuori dei social ed è lo scollamento tra opinioni e notizie aventi un imprinting molto occidentale rispetto all’opinione pubblica sempre più distante dalla guerra, dal concetto di resistenza Ucraina e dai valori democratici espressi dalle politiche europee in continuità con quelle atlantiste. Questo avviene perché gli italiani sono un popolo di analfabeti funzionali oppure perché la propaganda occidentale si è avvalsa di scarsi interpreti e non ha raggiunto risultati sufficienti per ogni proclama diffuso attraverso stampa ed “influencer” della guerra?
OSINT
La prova che Fedez ha voluto rubare la scena alla Ferragni è nei numeri di Twitter
Tempo di lettura: 3 minuti. Lei in silenzio ha delegato la sua comunicazione alla promozione di Dior e del marito. Lui l’ha sorpassata con il “bacio” rubato di Chemical Rosa e lo stile Mulino Bianco

Chiara Ferragni e Fedez hanno conquistato Sanremo senza troppe difficoltà grazie alla carta bianca che Amadeus e la Rai hanno dato alla coppia, incassando 8 milioni dagli sponsor in più rispetto all’edizione precedente.
In questi giorni sono però emersi fattori poco gratificanti per la storia d’amore che ha reso la coppia famosa sui social e per l’incoerenza rappresentata da una certa tossicità di Fedez nei confronti della sua compagna di vita, oscurata nel momento del successo a detta di molti. Se Ferragni rispetto alla Francini, Fagnani e Egonu ha avuto una doppia opportunità di visibilità in qualità di conduttrice del Festival, Fedez è stato presente tutti i giorni a margine sulla tv della Lega che detesta tanto e ben tre volte presente sul palco dell’Ariston compresa la finale dove si è contraddistinto per il famoso bacio con Chemical Rosa.
Secondo una indagine OSINT condotta da Matrice Digitale sul dibattito social generato su Twitter dal Festival, Fedez e Ferragni hanno inciso molto meno di altri per le vicende collegate al festival e più per operazioni di contorno che invece hanno comunque garantito la loro presenza sul social del cinguettio per ben 80.450 volte se analizziamo il periodo di tempo che intercorre tra il 7 febbraio ed il 13 rispettivamente inizio e giorno dopo la finale del Festival.
Di questi 80 mila tweet circa, solo 2.635 sono condivisi dalla coppia, mentre per il resto ha viaggiato da sola con Fedez presente in 48.191 tweet mentre Ferragni in 34.894. La sfida delle presenze è vinta dalla “Falena Lucia” come la Lucarelli ha definito il cantante. La sfida dell’engagment invece è stata così impostata
Parola Chiave | Tweet | Mi Piace | Condivisione | Citazioni | Commenti |
Totale | 80.450 | 1.849.092 | 150.113 | 17.321 | 87.317 |
Coppia | 2.635 | 86.082 | 7.323 | 735 | 4.299 |
Fedez | 48.191 | 1.225.635 | 98.552 | 10.888 | 55.111 |
Ferragni | 34.894 | 709.539 | 58.884 | 7.168 | 36.505 |
La differenza nei numeri, nettamente a favore di Fedez, è che la Ferragni ha trasformato il suo profilo Twitter in una vetrina di Dior senza twittare, ma lasciando spazio al marito che ha pubblicato una foto con il figlio ed ha contribuito nelle visualizzazioni anche la sua condivisione.

I tweet su Fedez e Ferragni parlano chiaro: nessun post dell’influencer digitale tanti like per il marito che mai ha citato il festival di Sanremo direttamente tranne che per presentare il suo duetto con il nemico ritornato amico degli Articolo 31. La notizia di Chemical Rosa non è stata commentata da Fedez, ma comunque un tweet sul tema è stato il primo per visibilità dopo quelli personali dell’artista.

Nonostante l’impegno nel farsi notare di Fedez, Ferragni, ha lasciato parlare gli altri ed ha superato il marito nelle argomentazioni social, ma l’effetto chemical ha inciso il 2,74 percento sul successo di Fedez che così ha superato la moglie nel chiacchiericcio.

Fedez stravince tutti per essere stato al centro dell’attenzione con il Festival ed Orfini che battono la Ferragni nonostante sia la protagonista della ricerca. Libero è la testata presente in graduatoria, compreso J-Ax dentro di diritto anche la giornalista Selvaggia Lucarelli molto critica nei confronti della coppia. C’è spazio anche per le politiche Simona Malpezzi, Alessia Morani e la premier Giorgia Meloni
-
Inchieste2 settimane fa
Vinted: oltre le truffe c’è feticismo. Attenzione ai minori
-
Editoriali2 settimane fa
Facebook multata per 1,3 miliardi. L’Italia esce sconfitta … ancora una volta
-
Inchieste2 settimane fa
Vinted: beyond scams is fetishism. Beware of minors
-
Editoriali2 settimane fa
Robot e Diritti: il Confucianesimo Come Alternativa?”
-
Inchieste2 settimane fa
APT33, hacker iraniani che mettono a rischio la sicurezza globale
-
Inchieste1 settimana fa
APT42, il gruppo di cyber-spionaggio sponsorizzato dallo stato Iraniano: un’analisi dettagliata
-
Inchieste1 settimana fa
Agrius: l’Apt iraniano specializzato in wiper contro Israele
-
Editoriali6 giorni fa
Per uno spot da 4 soldi, il Garante Privacy ha escluso l’Italia dal tour Europeo di Chat GPT