Sommario
Migliaia di router e videoregistratori sono vulnerabili a nuovi attacchi zero-day orchestrati da un botnet ostile, secondo i ricercatori di Akamai. Questi attacchi mirano a compromettere i dispositivi per integrarli in un botnet capace di lanciare attacchi DDoS di dimensioni senza precedenti.
Vulnerabilità Zero-Day in dispositivi di rete
Le due vulnerabilità zero-day, precedentemente sconosciute ai produttori e alla comunità di ricerca sulla sicurezza, permettono l’esecuzione remota di codice malevolo. Gli attacchi sfruttano credenziali amministrative predefinite, rendendo i dispositivi facili bersagli.
Mirai: software alla base degli attacchi
Gli attacchi sfruttano Mirai, un potente software open source, per trasformare router, telecamere e altri dispositivi IoT in componenti di un botnet. Questo botnet è noto per la sua capacità di effettuare attacchi DDoS di dimensioni enormi.
Dispositivi Colpiti e Misure di Sicurezza
Un videoregistratore di rete e un router wireless per hotel e applicazioni residenziali sono tra i dispositivi colpiti. Akamai ha segnalato le vulnerabilità ai produttori, uno dei quali ha promesso aggiornamenti di sicurezza il prossimo mese. Per ora, i dettagli specifici sui dispositivi e i produttori non sono stati divulgati per evitare ulteriori sfruttamenti delle vulnerabilità.
Risposta e Prevenzione
Gli utenti possono utilizzare le informazioni fornite da Akamai, come hash di file e indirizzi IP e di dominio, per verificare se i loro dispositivi sono stati presi di mira. È fondamentale che gli amministratori di rete aggiornino le credenziali e applichino le patch di sicurezza non appena disponibili.
Impatto e preoccupazioni future
Questi attacchi evidenziano la crescente minaccia che i dispositivi IoT non protetti rappresentano per la sicurezza di Internet. La necessità di una maggiore consapevolezza e di misure di sicurezza più robuste è più urgente che mai.
Akamai Technologies, Inc. ha pubblicato oggi un nuovo State of Internet report che raccoglie le storie più interessanti dell’anno in tema di sicurezza, secondo il Security Intelligence Group (SIG) di Akamai. Il report A Look at 2023’s Cyber Trends and What’s to Come ha evidenziato come l’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) sia stata la più colpita, in particolare dagli attacchi DDoS (Distributed Denial-of-Service). A meno che la situazione geopolitica non cambi, si prevede che l’area EMEA continuerà a essere nel mirino degli attacchi di tipo DDoS. Questa situazione continuerà a causare disagi alle aziende dell’area, con conseguenti costi in termini di tempo e denaro.
Secondo il report, nella regione, i criminali informatici hanno avuto successo non solo con gli attacchi DDoS, ma anche con gli attacchi web e bot che molto probabilmente, continueranno ad essere le modalità scelte per gli attacchi. Inoltre, questi vettori si sono evoluti costantemente per mantenere e, in certi casi, persino aumentare la loro forza di attacco. Lo sfruttamento delle vulnerabilità zero-day presenti nelle applicazioni web si intreccia con alcune tecniche ransomware (utilizzate da gruppi di ransomware, come CL0P) e include gli attacchi DDoS per creare una triplice tattica di estorsione. Il web scalping tramite i bot è diventato la nuova normalità per la vendita dei biglietti per quasi tutti i principali eventi o acquisto di biglietti aerei.
Il report rileva inoltre che nell’area EMEA:
- La metà (50,1%) delle attività di tutti i bot dannosi ha preso di mira il settore retail, seguito dai media digitali con il 15,3% e dai media video con il 12,2% nel periodo compreso tra gennaio 2022 e ottobre 2023.
- Il retail rimane il principale settore verticale per gli attacchi alle applicazioni web e alle API, che hanno ora raggiunto una cifra di 6,5 miliardi (passando dai precedenti 4,6 miliardi, con un aumento del 41%) rispetto al report di Akamai di marzo 2023.
- Nonostante il settore manifatturiero sia passato dalla quarta posizione alla terza dei servizi finanziari, gli attacchi contro questi ultimi sono aumentati del 70% rispetto a quanto riportato a giugno 2023, passando da 1 miliardo a 1,7 miliardi.
“Il fatto che l’area EMEA abbia superato gli Stati Uniti come prima area geografica per numero di attacchi informatici in diversi settori verticali e per topologia di attacco, in particolare DDoS, non sorprende particolarmente, poiché molti criminali informatici sono sostenuti dai governi o simpatizzano per essi“, ha affermato Richard Meeus, Director of Security Technology and Strategy di Akamai. “Le aziende dovrebbero aumentare l’efficacia dei loro strumenti di protezione, seguendo le best practice per l’allineamento informatico e operativo, e al tempo stesso lavorando in modo proattivo sui propri piani di backup. In questo modo riusciranno ad anticipare le tendenze e a proteggersi nel 2024.”