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Sicurezza Informatica

Anonymous ha distrutto 65 TB di dati dell’aviazione russa sfornita di backup? Notizia da confermare

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Nei giorni di guerra in cui spopolano i wiper russi, già rilevati 5, che distruggono ogni cosa contenuta nei dispositivi infetti, Anonymous dichiara di aver distrutto ben 65TB di dati dell’aviazione russa. Un’operazione molto efficace considerando che risulterebbero assenti anche i backup dei dati e quindi c’è il rischio che il danno lasciato dall’azione sia permanente. Altro aspetto molto singolare è che la notizia non solo non è confermata dalla Russia, ma è assente sui prestigiosi media del mondo che trattano la Guerra Cibernetica ed il motivo sembrerebbe proprio l’assenza di conferme visto che la fonte primaria è il tweet del collettivo di hacktivisti Anonymous.

Ufficialmente, la Federazione Russa non conferma nulla, ma il sito fat.ru è inaccessibile e la colpa sembrerebbe dovuta alla temporanea mancanza di accesso a internet e a un malfunzionamento del sistema di flusso di documenti elettronici di Rosaviatsia.

Si sostiene che l’attacco è avvenuto a causa della cattiva esecuzione degli obblighi contrattuali da parte della società LLC “InfAvia”, che gestisce l’infrastruttura IT di Rosaviatsia. “L’ufficio del procuratore e l’FSB sono seduti a Rosaviatsia da sabato”, ha detto una persona familiare con il caso.

Le autorità sarebbero alla ricerca di un backup, ma secondo l’Aviation Herald non esiste alcun modo di recuperare i dati a causa della mancanza di fondi stanziati dal Ministero delle Finanze russo.

Rosaviatsia creda si tratti di un attacco hacker al loro appaltatore assunto per mantenere la loro struttura IT e da qui è derivato il tweet di Anonymous che allo stesso tempo dichiara di non essere stato perchè “non avrebbe mai messo in pericolo la vita dei civili”.

La verità di questo down però potrebbe essere un’altra e voluta: precisamente quella di riscrivere daccapo tutti i seriali degli aerei russi per confondere i paesi sanzionatori sull’origine degli aerei, in modo tale anche da metterli a terra in tutta tranquillità in questo periodo.

Dinanzi a notizie del genere si deve andare con i piedi di piombi visto che Anonymous non sempre si è rivelata una fonte affidabile degli attacchi ad essa imputati.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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