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Sicurezza Informatica

Asl Napoli 1 e Napoli 3: due attacchi informatici con risvolti diversi. Dipendenti ladri di polli o vittime di Ransomware Gang

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Ancora problemi all’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 vittima di un attacco ransomware ad opera del gruppo Sabbath, che ha buttato giù il sistema informatico allestito in un modo che ha suscitato non pochi dubbi nel panorama sistemistico nazionale. Nonostante una fonte molto autorevole abbia minimizzato i danni derivati dall’attacco, l’Asl ha invitato più volte in questi giorni ad avere pazienza per gli ulteriori ritardi che si sono presentati ai cittadini fruitori del servizio sanitario.

Questo mese però, a patire qualche scocciatura è stato anche il personale dipendente che si è trovato recapitati stipendi inferiori al previsto perchè spogli di tutte le voci accessorie del caso. Oltre al problema informatico in danno ai sanitari, costretti a lavorare ancora di più in emergenza visti i rallentamenti della macchina amministrativa e burocratica scaturiti dall’attacco, c’è la beffa sui compensi.

Discorso diverso invece alla Asl Napoli 1, l’azienda sanitaria locale più grande d’Europa, dove 12 addetti sono stati scoperti di aver sottratto più di 150.000 euro dalle casse dell’Ente dopo aver manomesso il software di emissione degli stipendi. Una truffa scoperta dai carabinieri di Castello di Cisterna, da cui si evince che quello più spregiudicato ha ottenuto 30.000 euro circa in più.

Due storie diverse e che descrivono altrettanti rischi diversi derivanti da attacchi esterni ed interni. L’accesso abusivo ad un software è un reato e c’è chi lo fa per mestiere, come le ransomware gang, e chi fiuta l’affare facendosi scoprire. Mentre nel primo caso si applica un metodo simile allo spionaggio industriale, anche militare, nel secondo, invece, parliamo di ladri di polli, gli unici ad essere stati scoperti fino ad oggi.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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