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Sicurezza Informatica

Digital Services Act: principali piattaforme online sono pronte

Tempo di lettura: 2 minuti. Le principali piattaforme online si preparano a conformarsi alle nuove regole dell’Unione Europea, mirate a garantire una maggiore trasparenza e responsabilità nel mondo digitale.

Tempo di lettura: 2 minuti.

La Commissione Europea ha recentemente elencato le principali piattaforme online che saranno soggette alle nuove e rigorose regole dell’Unione Europea. Queste regolamentazioni mirano a garantire una maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle aziende tecnologiche.

Piattaforme coinvolte

Il 25 aprile, la Commissione ha identificato le “piattaforme online molto grandi” – quelle con oltre 45 milioni di utenti nell’UE – che saranno soggette alle regole più severe. Tra queste figurano: Alibaba, AliExpress, Amazon Store, Apple App Store, Booking.com, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, X (precedentemente Twitter), Wikipedia, YouTube e Zalando.

Anche i motori di ricerca Google e Bing saranno soggetti a queste regole.

Requisiti principali

Le piattaforme dovranno affrontare vari temi, tra cui:

  • Contenuti illegali.
  • Diritti, come la libertà di espressione, la libertà dei media, la discriminazione, la protezione dei consumatori e i diritti dei minori.
  • Sicurezza pubblica e minacce ai processi elettorali.
  • Violenza basata sul genere, salute pubblica, protezione dei minori e benessere mentale e fisico.

Le piattaforme dovranno inoltre condividere con i regolatori dettagli su come funzionano i loro algoritmi. Ciò potrebbe includere algoritmi che decidono quali annunci gli utenti vedono o quali post appaiono nel loro feed. Sono inoltre tenute a disporre di sistemi per condividere dati con ricercatori indipendenti.

Reazioni delle piattaforme

Molte organizzazioni hanno sottolineato, attraverso post sul blog e dichiarazioni rilasciate alla BBC, gli sforzi compiuti per conformarsi alla nuova legge. Sia TikTok che Meta hanno dichiarato che oltre 1.000 persone delle loro aziende hanno lavorato per conformarsi all’atto.

Zalando e Amazon hanno avviato azioni legali per contestare la loro designazione come “piattaforma online molto grande”. Amazon sostiene di non essere il più grande rivenditore in nessuno dei paesi dell’UE in cui opera. Tuttavia, Amazon ha adottato misure per conformarsi all’atto e ha “creato un nuovo canale per inviare notifiche contro prodotti e contenuti sospettati illegali”. Zalando ha dichiarato alla BBC che sarà conforme all’atto.

Phil Bradley-Schmieg, consulente legale della Wikimedia Foundation, ha dichiarato alla BBC: “La nostra speranza è che i legislatori emulino il DSA; comprendano l’ecosistema internet diversificato; e proteggano progetti sicuri, gratuiti e pubblici online.”

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