Il direttore esecutivo di Europol, Catherine De Bolle, si è recata a Kyiv questa settimana insieme alla Commissaria per gli Affari Interni Ylva Johansson per ribadire la solidarietà di Europol con le autorità ucraine in vista del conflitto in corso. Durante la visita, De Bolle ha incontrato ministri, parlamentari e partner delle forze dell’ordine per discutere come Europol possa aumentare il sostegno alle autorità ucraine nel perseguire crimini di guerra e affrontare le minacce criminali attuali.
Incontri con autorità ucraine e visita ai luoghi del conflitto
De Bolle ha incontrato il Ministro degli Interni Ihor Klymenko e il Capo della Polizia Nazionale dell’Ucraina Ivan Vyhivskyi per affermare personalmente l’impegno di Europol nei confronti dell’Ucraina. I membri della delegazione dell’UE hanno anche visitato i luoghi del conflitto per osservare da vicino le indagini e la raccolta delle prove, e hanno incontrato omologhi nella Guardia di Confine dell’Ucraina, nel Servizio di Immigrazione, nel Bureau Nazionale Anti-Corruzione e nel Bureau delle Indagini di Stato.
Indagini sui crimini di guerra e cooperazione internazionale
Di particolare interesse per il direttore esecutivo sono stati i progressi nelle indagini sui crimini di guerra. Il team specializzato di Europol in quest’area, Analysis Project Core International Crimes, ha supportato le autorità ucraine fornendo analisi e aiutando a coordinare le informazioni di intelligence. Questo team sta potenziando la cooperazione con le autorità ucraine e partner chiave come Eurojust e la Corte Penale Internazionale (ICC).
Lotta al traffico d’armi e alla tratta di esseri umani
De Bolle ha elogiato l’eccellente cooperazione tra Europol e le autorità ucraine nella lotta al traffico d’armi, con tutte le parti impegnate a prevenire il flusso illegale di armi in Europa. Analogamente, il direttore esecutivo ha potuto promettere un sostegno continuo nella lotta alla tratta di esseri umani, con analisti dedicati che monitorano le persone a rischio e le reti criminali attive nell’area. Il direttore esecutivo ha approfittato della visita per scambiare opinioni con gli omologhi ucraini sulle modifiche del panorama del crimine organizzato nelle aree circostanti l’Ucraina.