Furti di criptovalute: Corea del Nord ha rubato oltre 659 milioni di dollari nel 2024

da Livio Varriale
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Furti di criptovalute Corea del Nord

I furti di criptovalute sono diventati uno strumento chiave per finanziare le attività illegali della Corea del Nord, con una cifra impressionante di oltre 659 milioni di dollari sottratti nel 2024. Lo rivelano un rapporto del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e un’analisi dettagliata sulle operazioni di hacking associate al regime di Pyongyang. Questa nuova escalation nelle attività di cyberspionaggio ha messo in allerta governi e aziende, spingendo verso una maggiore collaborazione pubblico-privata per combattere questa minaccia globale.

Corea del Nord e furti di criptovalute: una strategia consolidata

La Corea del Nord ha affinato le sue tecniche per appropriarsi di criptovalute da exchange, piattaforme decentralizzate e utenti privati. Le criptovalute rappresentano uno strumento ideale per il regime di Kim Jong-un, grazie alla loro natura anonima e difficile da tracciare. Secondo i rapporti, i fondi sottratti vengono utilizzati principalmente per sostenere i programmi nucleari e missilistici del Paese, aggirando le sanzioni economiche imposte dalla comunità internazionale.

Tra i gruppi più attivi in queste operazioni si distingue il famigerato Lazarus Group, noto per attacchi di alto profilo come il furto di 100 milioni di dollari dal bridge blockchain Harmony Horizon. Questo gruppo, direttamente legato al regime nordcoreano, utilizza tecniche sofisticate, tra cui phishing mirato, malware avanzati e attacchi alle vulnerabilità delle blockchain.

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Un’analisi dettagliata: come avvengono i furti di criptovalute

Il modus operandi della Corea del Nord per rubare criptovalute si basa su una combinazione di tecniche avanzate e strategie collaudate:

  1. Attacchi di phishing: Gli hacker inviano e-mail ingannevoli progettate per sottrarre credenziali di accesso agli account di criptovalute.
  2. Malware personalizzati: Utilizzati per infiltrarsi nei sistemi di sicurezza degli exchange e sottrarre fondi.
  3. Compromissione delle blockchain: Gli attacchi spesso si concentrano sui bridge che collegano diverse blockchain, sfruttandone le vulnerabilità per ottenere accesso a fondi ingenti.
  4. Riciclaggio di fondi: Una volta rubate, le criptovalute vengono convertite in altre monete digitali tramite mixer e servizi anonimi, rendendo difficile il loro tracciamento.

Secondo il Dipartimento di Stato, gli hacker nordcoreani hanno preso di mira principalmente piattaforme situate in Asia e negli Stati Uniti, causando danni economici significativi e destabilizzando il settore delle criptovalute.

Furti di criptovalute e la risposta globale

Gli Stati Uniti, insieme ai loro alleati, hanno adottato un approccio coordinato per contrastare i furti di criptovalute da parte della Corea del Nord. Una dichiarazione congiunta del Dipartimento di Stato evidenzia come la cooperazione tra aziende private, piattaforme di criptovalute e governi sia fondamentale per affrontare questa minaccia crescente.

Tra le iniziative chiave spiccano:

  • Monitoraggio delle transazioni blockchain: Utilizzando strumenti avanzati di analisi, le autorità possono rintracciare i flussi di denaro e identificare attività sospette.
  • Blocchi e sanzioni: Le piattaforme di criptovalute collaborano per bloccare portafogli digitali associati agli attaccanti nordcoreani.
  • Condivisione di informazioni: La cooperazione internazionale permette di identificare e mitigare le vulnerabilità sfruttate dagli hacker.

Questa strategia congiunta ha già prodotto alcuni risultati significativi, ma la complessità degli attacchi richiede un impegno continuo per restare un passo avanti agli attaccanti.

Cosa possiamo imparare dai furti di criptovalute della Corea del Nord

Il fenomeno dei furti di criptovalute da parte della Corea del Nord mette in evidenza alcune lezioni fondamentali per l’intera comunità tecnologica e per i governi. In primo luogo, è essenziale investire nella sicurezza informatica delle piattaforme di criptovalute, garantendo che le infrastrutture blockchain siano resistenti agli attacchi. In secondo luogo, la cooperazione tra pubblico e privato si dimostra fondamentale per contrastare una minaccia che non conosce confini geografici.

Infine, è cruciale promuovere una maggiore consapevolezza tra gli utenti delle criptovalute, educandoli sui rischi di phishing e sulle migliori pratiche per proteggere i propri fondi.

I furti di criptovalute da parte della Corea del Nord rappresentano una delle minacce più significative al settore delle criptovalute e alla sicurezza globale. Con oltre 659 milioni di dollari sottratti nel solo 2024, questa situazione richiede un approccio globale e una collaborazione senza precedenti tra governi e aziende. Solo attraverso l’adozione di tecnologie avanzate, la condivisione di informazioni e una maggiore vigilanza sarà possibile arginare questa grave minaccia.

Si può anche come

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