Sommario
La tutela della privacy dei pazienti nel settore sanitario è un aspetto fondamentale, regolamentato da normative severe. Recentemente, due distinti episodi hanno evidenziato come la negligenza nella gestione dei dati sanitari possa comportare gravi conseguenze legali e finanziarie per i professionisti del settore.
Sanzione a Studio Medico per la gestione inappropriata delle Ricette
Un medico ha ricevuto una sanzione di 20.000 euro dal Garante per la Protezione dei Dati Personali per aver lasciato le ricette mediche dei suoi pazienti in un contenitore non protetto, sul muro esterno dello studio. Questa pratica ha esposto indebitamente informazioni sensibili, permettendo a chiunque di accedere al contenuto delle prescrizioni. Nonostante la giustificazione del medico, che ha citato la modalità adottata durante il periodo del Covid per facilitare il ritiro delle prescrizioni, l’Autorità ha sottolineato come le informazioni sanitarie debbano essere sempre comunicate in modo sicuro e confidenziale.
Multa a un centro di Medicina Estetica per diffusione illecita di immagini
Parallelamente, un centro di medicina estetica è stato sanzionato con una multa di 8.000 euro per aver pubblicato un video su un profilo social che mostrava il volto riconoscibile di un paziente, senza il suo specifico consenso. Il video, finalizzato a scopi divulgativi, ha violato la privacy del paziente rimanendo online per 45 giorni. Questo episodio ha portato il Garante a ribadire l’importanza del consenso informato e della protezione dei dati sanitari, anche nel contesto della divulgazione di casi clinici a scopi scientifici o informativi.
Implicazioni e Misure Correttive
Questi casi sottolineano l’importanza di una gestione scrupolosa dei dati sanitari e la necessità di conformarsi alle normative sulla privacy. Le sanzioni pecuniarie e le misure correttive imposte dimostrano l’impegno dell’Autorità nella protezione dei diritti dei pazienti e nella promozione di pratiche sicure e responsabili in ambito sanitario.
Le strutture e i professionisti sanitari sono quindi chiamati a rivedere e rafforzare le loro politiche di gestione dei dati, implementando procedure che garantiscano la sicurezza e la riservatezza delle informazioni sanitarie, per prevenire future violazioni e sanzioni.